CRONACA

Balestrate, ladro entra in una villetta: momenti di terrore, messo in fuga da una 13enne

Attimi di terrore in una villetta alla periferia di Balestrate, in contrada Sicciarotta-Calatubo. Un topo di appartamento nel primo pomeriggio di venerdì scorso si era intrufolato all’interno, convinto probabilmente di non trovare nessuno, ed invece ha scoperto che in casa vi era una ragazzina di 13 anni. Fortunatamente alla vista dell’adolescente il malintenzionato è fuggito via facendo perdere le proprie tracce, la ragazzina invece è rimasta per qualche ora sotto shock.

Ad intervenire la polizia scientifica che ha effettuato una serie di rilievi e raccolto alcuni reperti nel tentativo di dare un volto al ladro. Le indagini sono in corso e non si esclude che gli inquirenti possano trovare riscontri già nelle prossime ore. L’abitazione di villeggiatura è utilizzata nel periodo estivo da una coppia di coniugi di 55 e 49 anni. Il ladro, secondo una prima ricostruzione dei fatti, ha trovato la strada spianata per via del cancello lasciato aperto all’ingresso del villino. L’uomo è entrato all’interno forzando la porta che dà su una delle stanze dell’immobile e che si affaccia sulla veranda.

Una volta dentro ha cominciato a rovistare spingendosi poi in altre stanze. In una di queste stava riposando la ragazza di 13 anni che è stata svegliata dal malintenzionato che ha accesso la luce. Sono stati attimi di grande panico, con la giovane che d’istinto ha cominciato ad urlare e l’uomo che si è dato subito alla fuga uscendo dalla porta dalla quale era entrato. Fortunatamente il ladro non ha avuto alcuna reazione rabbiosa altrimenti sarebbe davvero potuto accadere l’imprevedibile.

Un episodio che si è verificato a distanza di 3 anni e mezzo da quello accaduto a pochi passi, sempre nella stessa contrada, all’allora vicesindaco del paese (oggi tornato a ricoprire il ruolo di assessore, ndc), Salvatore Ferrara, sorpreso in compagnia della moglie da una vera e propria banda. In quel caso i malviventi hanno racimolato pochi soldi in contanti e qualche gioiello.

Il gruppo di criminali, 5 in tutto, entrò all’epoca in azione con dei guanti probabilmente per non lasciare impronte. Per Ferrara e la consorte solo una brutta avventura e nulla di più: ad entrambi infatti non è stata fatta alcuna violenza e sono stati semplicemente rinchiusi nel bagno. In quel caso i malviventi furono messi in fuga dal sistema di allarme che è scattato all’interno dell’abitazione. E’ stato lo stesso Ferrara a lanciare l’allarme dopo essersi liberato.