Ennesima piantagione di droga scoperta nel territorio di Partinico. L’ultima operazione porta la firma del commissariato di polizia di Partinico che ha arrestato il pregiudicato Vincenzo Ferreri, 38 anni, accusato di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti e furto di energia elettrica.
Su di lui da tempo si erano concentrati molti sospetti sulla base di alcuni riscontri investigativi, tanto che gli agenti, seppur con discrezione, si sono messi alle sue calcagna. Giorno dopo giorno sono stati acquisiti sempre nuovi elementi, con diversi appostamenti effettuati, sino a che non è stato deciso di entrare in azione. I poliziotti hanno fatto irruzione nell’abitazione del 38enne che si trova all’estrema periferia della città.
L’attenzione si è focalizzata su un magazzino attiguo alla casa dove sono state rinvenute 80 piante in fase vegetativa di cannabis, della tipologia “autofiorente”, alte circa 80 centimetri, nonché altre 88 piante sempre di cannabis appese ad una corda ed in fase di essiccazione. Inoltre, celato in un contenitore in plastica, è stata rinvenuta della droga, già essiccata, del peso complessivo di circa 700 grammi. All’ interno dei locali adibiti a serra, allo scopo di ricreare il clima caldo umido favorevole alla crescita delle piante, era stato predisposto un complesso sistema di ventilazione, riscaldamento e illuminazione.
Infine, a riprova di quanto la produzione fosse continua ed ininterrotta, sono stati rinvenuti diversi fusti di fertilizzante e, soprattutto, le costose lampade ad ultravioletti, fondamentali per una rapida crescita “indoor”. La grande quantità di energia elettrica, necessaria al mantenimento dell’intera piantagione, veniva assorbita grazie a due allacci abusivi che erano stati realizzati alla rete pubblica: il primo composto da un cavo elettrico in rame collegato in direttamente alla rete di distribuzione, il secondo caratterizzato invece dalla presenza di un cavo che alimentava parte del sistema di illuminazione dell’abitazione.
