ENTI LOCALI

Partinico, caos sul futuro della casa di riposo: non c’è l’intesa in consiglio, tutto rinviato

Non c’è l’intesa sull’esternalizzazione della gestione della casa di riposo “Canonico Cataldo” e il consiglio comunale di Partinico alla fine decide di rinviare tutto alla prossima settimana. Il dichiarato dissesto economico ha spinto l’amministrazione comunale a presentare una delibera per sgravare il municipio da questi costi, parliamo all’incirca di mezzo milione di euro l’anno. Nella delibera si prevedeva, tra le altre cose, un canone annuo di 20 mila euro per chi avesse preso in mano la gestione della struttura.

Al momento non solo l’opposizione si dice contraria a questa soluzione, ma soprattutto mancano i numeri in maggioranza. In buona sostanza il governo cittadino rischiava seriamente di andare sotto e da qui la decisione di rinviare tutto. Domani, martedì, in tarda mattina l’assessore ai Servizi sociali Rosi Pennino incontrerà tutti i capigruppo consiliari nella speranza di trovare dei punti di contatto ma non sarà per nulla facile.

Assodato che difficilmente i 7 di opposizione riusciranno mai a raggiungere un’intesa con la maggioranza, il problema è soprattutto interno alla coalizione a sostegno del governo locale. Le posizioni sono totalmente diverse tra chi come Renzo Di Trapani di Area Dem  non vuol sentire proprio parlare di esternalizzazione, e chi invece come Mauro Lo Baido dei Popolari e autonomisti cerca una via di mezzo:

“Credo che con il dissesto non ci siano grandi spazi di manovra – commenta – ma la proposta di esternalizzazione può essere migliorata. Ad esempio introducendo la clausola che tra 3 anni possa tornare tutto alla gestione comunale, superando quindi la prima fase finanziaria critica, e aumentando il canone di base annuo che a mio parere è troppo basso”.

Serrato il dibattito con l’opposizione: “Non è vero che l’esternalizzazione sia l’unica soluzione percorribile – ha attaccato Piero Rao, consigliere di minoranza -, questa amministrazione vuol far passare questa ipotesi come un obbligo ma non è così. Siamo disponibili a migliorare questa proposta”.

Non si scompone in tal senso l’assessore Pennino: “Ci confronteremo con i capigruppo per capire come poter migliorare il nuovo modello gestionale della casa di riposo – replica -, in queste cose per me non esiste alcun steccato ideologico”.
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