Dal comune

Alcamo, aiuti a chi non può pagare le bollette del gas

Aiuti dal Comune di Alcamo alle famiglie con bassi redditi che quindi hanno difficoltà a pagare le bollette del gas. Il Comune incassa per il 2022 oltre 100 mila euro dalla società concessionaria dell’erogazione del gas. Soldi che saranno esclusivamente destinati per abbattere le bollette delle famiglie con bassi redditi, in modo da permettere a molti di prendere respiro e di affrontare con un po’ più di serenità le spese necessarie e da cui non si può prescindere. In questi giorni, gli uffici della Direzione 4 hanno effettuato l’accertamento contabile del canone integrativo, derivante dall’applicazione di una aliquota pari al 10% del vincolo sui ricavi di distribuzione del gas.

Si tratta di un decreto legislativo del 2007 che il gestore del servizio va a corrispondere al Comune attraverso un emolumento per lo sfruttamento del sottosuolo da dove passano le reti del gas. Le tariffe di distribuzione e misura del gas naturale sono fissate dall’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico e sono dirette a remunerare gli operatori della distribuzione del gas per i servizi resi all’utente finale in ragione dei contratti di concessione locale di cui sono titolari. La somma da introitare per l’anno 2022 ammonta a 117.302,98 euro. “Tale somma – specificano dagli uffici comunali – deve essere prioritariamente destinata all’attivazione di meccanismi di tutela relativi ai costi dei consumi di gas da parte delle fasce deboli di utenti”.

Sarà possibile con questi soldi stanziati dalla società di gas attivare dei contributi per le famiglie con Isee basso o secondo meccanismi che si andranno a concordare con i Servizi sociali del Comune. Secondo la legge, infatti, parte delle somme dovranno essere utilizzate per agevolazioni in bolletta per le fasce deboli mentre una parte potrà essere utilizzata liberamente dall’ente e quindi nella futura programmazione economica che il consiglio comunale avrà il compito di definire.

In questo caso, il Comune ha deciso di dedicarli per intero alla cittadinanza con maggiori fragilità e difficoltà economiche. I fondi andranno a confluire nel Fondo di solidarietà, così come già avvenuto nel 2022, relativamente ai costi sostenuti nel 2021. In quel caso le disponibilità furono distribuite su due fasce Isee, fino a 7.500 euro e fino a 15 mila euro, a cui si aggiungevano le famiglie monoreddito il cui unico lavoratore avesse perso il lavoro dopo il primo gennaio 2021, in concomitanza della emergenza sanitaria da pandemia per Covid 19, e un isee inferiore ai 25 mila euro.