Cronaca

Cinisi, sindaco indagato dopo denuncia del figlio del boss: “Situazione inaccettabile”

Il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, risulta iscritto nel registro degli indagati della procura di Palermo per “inosservanza dell’ordine dell’autorità giudiziaria”.

La vicenda è quella clamorosa che si consumò nel luglio scorso e che vide protagonista l’allora latitante Leonardo Badalamenti, secondogenito del boss defunto don Tano, che si recò nel casolare confiscato alla sua famiglia nella cittadina di Cinisi e dato in gestione al Comune, rompendo il catenaccio d’ingresso e rivendicandone la proprietà.

Esibì una sentenza del tribunale di Palermo che stabiliva la restituzione del bene alla sua famiglia ma finì per essere arrestato perchè risultava essere latitante da ben 3 anni. Prima che finisse in manette, e facesse irruzione nel casolare, presentò una denuncia contro il sindaco alla caserma dei carabinieri.

Adesso la procura sta indagando per capire se il primo cittadino abbia effettivamente commesso un reato. Indignato il primo cittadino: “Dalla procura un comportamento inaccettabile, quella denuncia andava strappata. Anche se Badalamenti fosse stato in possesso di un titolo esecutivo nessuno lo autorizzava a rompere le porte del casolare per entravi al suo interno. Il bene comunque non lo restituiremo, faremo appello al ‘diritto di ritenzione’ riconoscendo alla famiglia pari al valore dell’immobile al momento della confisca”.