Ambiente

Partinico, piantumate specie arboree rare: rinascono i “piruna”, corbezzoli e “sparaci ‘i trono”

Nasce un angolo della natura a Partinico con le sue coltivazioni prelibate e allo stesso tempo quasi in estinzione. L’iniziativa porta la firma di “Partinico Solidale”, un movimento cultural-ambientalista che gestisce nel centro storico un’ampia porzione di verde pubblico facendone un centro di aggregazione.

In collaborazione con la scuola che insiste proprio nella zona di Mirto, dove è stato realizzato il giardino coltivato, sono avvenute una serie di piantumazioni: dai “piruni” alla “mela abate”, per passare al “corbezzolo” e allo “sparaci ‘i trono”. Parliamo di frutta e ortaggi che rappresentano una vera specialità al palato e che erano per Partinico e dintorni degli alimenti quotidiani sulle tavole dei cittadini. Coltivazioni che, per vari motivi, si sono nel tempo perse per strada e anche nella memoria.

La piantumazione di specie arboree rare nei pressi della scuola di Mirto, circondata tutta intorno dalla natura trovandosi all’estrema periferia della città, hanno uno specifico obiettivo per i responsabili di “Partinico solidale”: «È quello – si legge in una nota – di creare un piccolo percorso didattico di conoscenza di specie arboree ormai in via d’estinzione con la collaborazione dei docenti, che hanno accolto con entusiasmo l’iniziativa e che con il loro impegno instancabile dimostrano ogni giorno, ora più che mai, che la scuola è un bene comune da tutelare!».

La scuola di Mirto è un posto fortemente simbolico: è stata infatti fondata dal noto sociologo triestino Danilo Dolci, da cui è nata anche una sperimentazione educativa tutt’oggi assolutamente innovativa.

«Si tratta di alberi belli dai frutti prelibati, – evidenziano sempre i fautori del progetto – ma quasi spariti dal territorio perché ‘inutili’ in quanto poco produttivi. Abbiamo dato una possibilità, forse una speranza che talvolta ci sembra una sfida, cioè il mettere radici in un territorio dove tutto crolla e che a volte sembra non trovare la forza per rialzarsi, sporcarsi le mani, piantare semi e raccogliere entusiasmo».