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Partinico, alla clinica Patti arriva una tac a basse emissioni

La casa di cura Igea di Partinico si arricchisce di una nuovissima Tac di ultima generazione a basse emissioni: importante investimento dell’azienda siciliana finalizzata alla diagnosi e cura del paziente. La nuova Tac, entrata a regime dopo il periodo di monitoraggio e controllo, consente l’abbattimento di oltre il 70 per cento di emissioni rispetto alla precedente strumento diagnostico.

Utilizzata dalla Unità Operativa di Radiodiagnostica, diretta dal medico Pietro Licari, consentirà di avere tempi di acquisizione ridotti, l’esame dure di meno, l’immagine ha una maggiore risoluzione di contrasto e spaziale e permetterà di fare altre tipologie di esami come la colonscopia virtuale, la densitometria ossea e tutte le angiotac.

Una workstation dedicata in cui si possono eseguire ricostruzioni i 3D, su qualsiasi parte del corpo, anche sui segmenti scheletrici. Il nuovo strumento diagnostico – dichiara la Presidente del CdA, Emilia Priolisi – assume particolare importanza in questo periodo di emergenza sanitaria, completando l’offerta nel territorio ed alleggerendo la pressione sulle strutture ospedaliere, in primo luogo il Civico di Partinico, in prima linea nella lotta contro il Covid”.

Ma la storica azienda sanitaria partinicese, che quest’anno festeggia 71 anni di attività, completerà il percorso di rinnovamento tecnologico sulla diagnostica per immagini con l’acquisto di una modernissima Risonanza Magnetica aperta, anch’essa di ultimissima generazione. Già ultimati i lavori per i locali, sarà a disposizione degli utenti a marzo di quest’anno.