Enti locali

Carini, il Comune potenzia i servizi con i percettori del reddito di cittadinanza

Il Comune di Carini ha da qualche giorno deliberato 4 progetti per i quali ha chiesto al Centro per l’Impiego di poter utilizzare personale esterno, ovvero unità che percepiscono il reddito di cittadinanza. Le unità sono impiegate a supporto delle attività degli uffici dell’ottava ripartizione e dell’Anagrafe, per le attività logistiche relative agli spettacoli che si tengono al Castello e per quelle di front office, per la sistemazione, manutenzione ordinaria e pulizia degli uffici che ne hanno fatto richiesta attraverso i progetti Puc.

Un ulteriore progetto è in via di definizione, il cosiddetto PediBus, che impegnerà altre 15 unità percettori di reddito, che farà lievitare a 48 il numero di “collaboratori” degli uffici e delle mansioni di supporto. Nel caso del PediBus, le unità si occuperanno di assistere i bambini all’entrata e all’uscita delle scuole. Non si esclude che altri progetti saranno messi in cantiere per l’utilizzo di preziose risorse per andare a rimpinguare servizi che languono a causa della mancanza di personale.

“I percettori di reddito che abbiamo al lavoro si stanno comportando lealmente e in modo esemplare e utile per il Comune – dice l’assessore alle Politiche sociali e ai beni culturali, nonché vicesindaco Salvo Badalamenti che, insieme all’assessore al Personale Vito Bortiglio, ha curato i progetti per l’inserimento nelle attività lavorative del Comune dei 48 percettori di reddito di cittadinanza – e sono impegnati in attività di tipo ambientale, per la manutenzione ordinaria al Castello, ma solo per l’attività legata agli eventi che si tengono al Castello. La cosa interessante è anche il fatto che le unità saranno impiegate per attività di front office in alcuni uffici, alleggerendo il carico di lavoro dei pochi impiegati che abbiamo e rendendo i servizi più efficienti per l’utenza, e per le attività di accoglienza dei visitatori dei beni monumentali di Carini come il castello, la biblioteca e il museo civico”.