Verifiche su possibili ritardi

Alcamo, sulla mensa scolastica indagine interna al Comune

Dal 9 gennaio riparte il servizio di refezione scolastica ad Alcamo e c’è un’indagine interna per la ripresa ritardata dell’appalto. Il “ritardo” con cui si riparte rispetto alle previsioni lascia il suo segno, con tanto di indagine interna aperta dal segretario generale del Comune Vito Bonanno. Intanto c’è già la certezza che alla ripresa della scuola dopo la vacanze natalizie il servizio verrà riattivato. La mensa è riservata agli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado con le sezioni a tempo prolungato delle scuole “Pirandello”, “Europa”, “Bernardo” e “Navarra”.

Il servizio venne sospeso lo scorso 19 ottobre a causa di alcuni episodi di tossinfezione.  “Il 9 gennaio, al rientro in classe dopo le vacanze di Natale – affermano il sindaco Domenico Surdi e l’assessore ai Servizi scolastici Mario Viviano – riparte il servizio della mensa scolastica sia per il cibo cucinato che per quello veicolato dall’esterno di cui fruiscono i nostri bambini, gli insegnanti e il personale Ata. Il servizio sarà affidato temporaneamente, in attesa dell’affidamento definitivo, alla ditta Bitti di Castelvetrano. La nostra priorità è sempre quella di garantire la migliore qualità del cibo che viene somministrato nelle nostre scuole”.

Al di là del lieto fine comunque non tutto sembra essere filato liscio. Infatti l’appalto della gara ponte era stato affidato due settimane e mezzo fa. Dunque un evidente ritardo con conseguenti disagi per le famiglie costrette ad arrangiarsi alla meno peggio in questi mesi di mancanza del servizio. La ditta aveva scaricato ogni responsabilità sui sindacati, sollecitando ad effettuare il cosiddetto passaggio del personale in tempi più celeri.

Ma il segretario generale del Comune vuole vederci chiaro anche rispetto a presunte responsabilità di qualche dirigente o funzionario interno. Ecco perché ha deciso di aprire un’indagine interna per accertare se gli uffici hanno adottato tutti gli atti previsto dalla legge nei casi si procedure d’urgenza. Rup, responsabile unico del procedimento, e Dec, titolato alla vigilanza sull’appalto,  dovranno relazionare sul loro operato. Questa gara ponte è stata realizzata in via del tutto eccezionale e in queste 12 settimane di affidamento si dovrà arrivare a definire la gara definitiva per l’assegnazione.

I pasti costeranno molto di più rispetto al precedente appalto che venne sospeso a partire dallo scorso 19 ottobre. il costo del singolo pasto è pari a 6,99 euro per la scuola dell’infanzia e 7,49 euro per la scuola media. All’interruzione con la precedente ditta si è arrivati per via delle accertate intossicazioni causate, come certificato dall’Asp, dalla consumazione dei pasti nell’ottobre scorso. Gli uffici tentarono l’affidamento all’unica altra ditta che aveva partecipato alla gara d’appalto ma non fu accettata la consegna perché ritenuto dalla ditta stessa antieconomico quell’importo.