“polemiche pretestuose”

Partinico, la furia del sindaco sul cambio del nome del liceo

Il sindaco Pietro Rao come sempre non le manda a dire e anche questa volta sulla questione del cambio dell’intitolazione del liceo non è tenero. Ha difeso a spada tratta l’assessore Sergio Bonnì, promotore della mozione che mirava a interrompere l’iter avviato dall’anno scorso per il cambio di denominazione da “Santi Savarino” a “Peppino Impastato e Felicia Bartolotta”.

“La posizione dell’assessore Sergio Bonnì, che ha proposto un dibattito pubblico sulla scelta del nome da dare alla scuola di Partinico – ha detto Rao -, rappresenta l’amministrazione tutta, è stata chiara e non ha mai dato adito a polemiche, chi le ha innescate lo ha fatto in modo assolutamente pretestuoso. Il liceo scientifico fa parte della nostra comunità ed è lecito che l’amministrazione se può contribuire a dare una mano in una decisione importante come l’intitolazione, deve farlo. Noi non abbiamo nessun preconcetto sui nomi, che ricordano persone degne del massimo rispetto, siamo intervenuti solo per far chiarezza sulle modalità della scelta che era stata poco chiara. Il nostro intervento era dovuto solo a questo, la decisione spetta al Consiglio d’istituto ed a noi piacerebbe che venga presa nella massima chiarezza. A tutti coloro i quali hanno preso spunto per dire che a noi non piacciono i nomi di Peppino Impastato e Felicia Bartolotta, perchè rappresentano icone dell’antimafia, non voglio neppure rispondere, perché sono convinto che risposta non meritano”.

Il primo cittadino non ha gradito poi qualche intervento politico in cui si ribadiva il forte legame familiare che ci fu tra Savarino e il padre dell’assessore Bonnì, storico di riconosciuta fama. Soprattutto perché Savarino è stato spesso additato come colui che firmò il manifesto delle leggi razziali e che ebbe accertati contatti con noti esponenti politici della mafia locale.

“Voglio solo ribadire un concetto – aggiunge Raso a tal proposito -. Questi mezzucci per insinuare dubbi sulla moralità di questa amministrazione non servono. Conosciamo benissimo le difficoltà che Partinico ha vissuto negli anni e se abbiamo scelto di metterci in gioco, lo abbiamo fatto per dare una svolta seria e concreta. Non ci faremo dettare le regole da nessuno, il popolo di Partinico ha capito che bisogna stare uniti per raggiungere tutti insieme grandi traguardi dal punto di vista sociale. Chi percorrerà altre strade, resterà inevitabilmente isolato”.

Poi sull’iter che ha portato la scuola alla scelta del nome di Impastato e Bartolotta ci sono dei dubbi posti da Rao. “Da qualche tempo il Consiglio d’istituto del liceo scientifico Santi Savarino ha discusso sul possibile cambio del nome della scuola. Si sono fatte delle votazioni (un sondaggio tra docenti e studenti, ndr) dalle quali è emerso il nome del giudice Rosario Livativo, che aveva ottenuto maggiori preferenze rispetto ad altri due nominativi proposti, quello di Rita Levi di Montalcini e dell’ex sindaco di Partinico Gigia Cannizzo. Ma il nome di Livatino, a qualcuno che poteva dire l’ultima parola sull’intitolazione della scuola, non piaceva, perché il giudice ucciso dalla mafia non apparteneva al territorio del liceo, così come Rita Levi di Montalcini. La scelta poteva ricadere sull’ex sindaco Gigia Cannizzo, ma in un secondo momento è stato fatto il nome di Peppino Impastato insieme alla madre, Felicia Bartolotta”.