“maldestri e inopportuni”

Partinico, intitolazione liceo, consiglio d’istituto contro Comune

E’ aspra polemica tra il consiglio d’istituto del liceo scientifico di Partinico e l’amministrazione comunale dopo la bufera legata alla richiesta di cambio di intitolazione dell’istituzione scolastica. L’organo scolastico, dopo gli attacchi ricevuti, risponde con una lettera aperta e i toni non sembrano per nulla placarsi nella loro durezza.

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale, in cui si è proprio discusso dell’avvio dell’iter del cambio di intitolazione del liceo a Peppino Impastato e Felicia Bartolotta, il governo cittadino ha messo in discussione la reale “libertà” di scelta e volontà della comunità scolastica.

In tal senso il consiglio d’istituto ha replicato all’amministrazione ritenendo “inopportuni e maldestri” gli attacchi e garantendo l’assoluto correttezza dell’iter. Il cambio di intitolazione è partito lo scorso anno con la pratica passata al vaglio dell’allora commissione prefettizia del Comune che, in qualità di giunta, ha dato il suo benestare al cambio di denominazione. Il liceo da 43 anni è intitolato a Santi Savarino, giornalista e senatore, la cui figura è messa in discussione per i suoi acclarati contatti con la mafia partinicese e per aver firmato il “manifesto della razza”.

Qui di seguito la lettera integrale del consiglio d’istituto:

Ristabiliamo la verità: la scuola non si tocca!

Lettera aperta del Consiglio di Istituto del Liceo Scientifico Statale Santi Savarino di

Partinico (Palermo) redatta nella seduta del 21-04-23 a seguito delle dichiarazioni

rese dal Sindaco di Partinico e dall’Assessore all’edilizia scolastica e allo sport,

inerenti l’intitolazione della scuola a Felicia e Peppino Impastato

Da diverso tempo nella comunità del Santi Savarino è emersa la volontà di cambiare

denominazione alla nostra scuola, la cui autonomia, in quanto istituzione scolastica,

è garantita dal titolo V della Costituzione italiana.

Le norme vigenti, come riassunte dalla Circolare ministeriale n. 313 del 12/11/1980,

prevedono che “l’intitolazione della scuola viene deliberata dal Consiglio di circolo o

di Istituto, sentito il Collegio dei docenti […]. La deliberazione è successivamente

inviata al Provveditore agli studi che acquisisce le valutazioni del Prefetto e della

Giunta comunale”, a seguito delle quali “il Provveditore agli studi emana il decreto di

intitolazione…..”

Dal dettato normativo emergono in maniera palese le rispettive competenze del

Consiglio di Istituto e dell’Amministrazione comunale, chiamata quest’ultima a

esprimere una valutazione.

L’iter procedurale seguito dalla nostra istituzione scolastica è stato lungo, travagliato

e rispettoso della suddetta norma e ha fatto registrare diversi momenti di confronto

all’interno degli organi collegiali della scuola.

Il Collegio dei docenti, nella seduta che poi ha portato il Consiglio di Istituto a

deliberare, ha espresso le seguenti preferenze: Rita Levi Montalcini voti 32;

Impastato Peppino voti 29; Livatino Rosario voti 24; Pertini Sandro voti 12; Camilleri Andrea voti 10; Cannizzo Gigia voti 5; Battaglia Letizia voti 1; astenuti voti 3.

Il Consiglio di Istituto, organo che viene democraticamente eletto in seno alla

comunità scolastica e di cui fanno parte rappresentanti dei genitori, dei docenti,

degli alunni e del personale Ata, nonché unico organo competente a deliberare in

materia, acquisite le risultanze del Collegio dei docenti nella seduta del 06/06/2022

ha deliberato all’unanimità dei presenti la seguente intitolazione: “Liceo Statale Felicia e Peppino Impastato”.

Le motivazioni a sostegno della scelta sono state le seguenti:

“Felicia Bartolotta Impastato, madre determinata e coraggiosa che ha affrontato a

testa alta la criminalità organizzata, ha creduto nello Stato e nelle sue leggi ed è

riuscita a mantenere alta la memoria di Peppino e fare giustizia sull’efferato omicidio

del figlio. Giuseppe Impastato, esempio di lotta alla mafia di cui è stato vittima, alto

valore simbolico per i giovani per i quali costituisce monito di legalità; con le sue

scelte di vita ha dimostrato che ci si può tirare fuori da contesti controindicati e

contestare il malaffare anche di ambienti a lui vicini, grazie alla comunicazione, alla

stampa, insopprimibile strumento di democrazia e libertà. Inoltre giovane del

comprensorio territoriale e studente di questo liceo, avendo frequentato l’allora

Liceo Classico “Garibaldi” di Partinico”.

In tutta verità mai avremmo pensato di ricevere attacchi inopportuni e illegittimi,

lesivi della dignità professionale della comunità educante e prevaricatori delle

competenze degli organi collegiali della scuola. Risulta aberrante da parte di chi

rappresenta le istituzioni locali aver letto in chiave politica la libera scelta di questa

Istituzione, in quanto la lotta alla mafia non può e non deve avere colore politico.

In maniera maldestra e tardiva, si è tentato di interferire con la libera volontà della

comunità educante ma la reazione dell’opinione pubblica locale e nazionale e di

tanti impegnati a garantire la libertà di espressione e scelta della scuola ha

smascherato un tentativo di interferenza nell’iter di intitolazione, illegittimo in

quanto già il Comune di Partinico con deliberazione unanime della Commissione

straordinaria n. 110 del 28/07/2022 aveva espresso parere favorevole

all’intitolazione del liceo a Felicia e Peppino Impastato e aveva dato alla

deliberazione immediata esecutività.

Quanto sostenuto nel comunicato stampa e nelle interviste rilasciate dal Sindaco e

dall’Assessore del Comune di Partinico su “metodi” non democratici seguiti dalla

scuola e su fantomatiche manipolazioni da parte di forze politiche di sinistra e

anarcoidi nella scelta dell’intitolazione a Felicia e Peppino Impastato risulta

infamante e denigratorio. E’ veramente inaccettabile che si raccontino fatti parziali

del travagliato processo che ha portato la scuola alla scelta del nome considerato

che l’ente Comune già possiede le suddette deliberazioni del Collegio dei docenti

e del Consiglio di Istituto in quanto trasmessi dall’USR Sicilia-Ambito territoriale di

Palermo nella richiesta di parere e comunque non ha mai richiesto all’istituzione

scolastica un confronto sull’iter procedurale.

Rivendichiamo inoltre il valore assoluto della libertà di insegnamento ai sensi

dell’art. 33 della Costituzione contro ogni tentativo di ingerenza politica

sull’Istituzione scolastica.

Poiché crediamo fermamente nella fattiva e propositiva collaborazione fra la scuola

e l’amministrazione comunale invitiamo il Sindaco di Partinico e l’Assessore

firmatario della mozione-dibattito ad incontrare il Consiglio d’istituto per un leale

confronto.

Da organo DEMOCRATICAMENTE eletto, in rappresentanza di una tra le Comunità

educanti più grandi del territorio abbiamo sentito con questo documento la

necessità di ristabilire la verità.

Vogliamo ringraziare di cuore quanti, da ogni parte di Italia, senza distinzione di

colore politico, stanno inviando attestazioni di solidarietà al nostro Liceo.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DEL LICEO SAVARINO