La lista del comune

Alcamo, in quanti dovrebbero pagare la Tari? Ecco i numeri

Sarà pari a poco più di 8 milioni il costo relativo al servizio rifiuti a carico di cittadini, imprese e commercianti di Alcamo inglobati della Tari. Domani, luned’ 31 luglio, in scadenza la prima rata in acconto del tributo. Proprio in questi giorni gli uffici comunali hanno approvato la cosiddetta lista di carico dei contribuenti, vale a dire le utenze a cui spetta il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Si tratta in totale di 21.120 contribuenti, su cui verrà spalmato il costo sulla base di una serie di parametri, dai metri quadri alla tipologia di attività commerciale e di immobile.

Calcolati nella Tari di quest’anno ad Alcamo anche gli sgravi che sono stati introdotti e che sono riusciti a rientrare nella previsione di spesa di bilancio che era stata fatta dall’amministrazione comunale. In totale il Comune dovrà coprire 186 mila euro. Tra i nuovi tagli alla Tari, sono previste agevolazioni per attività commerciali che assumono, per quelle che sono di nuova apertura e anche per chi ha dei bassi redditi. È stata prevista la modalità “a sportello”, che prevede la concessione sino ad esaurimento fondi tenendo in considerazione l’ordine di presentazione. In particolare, 30 mila euro sono destinati come quota all’abbattimento del 40% del tributo a quelle famiglie che avranno un Isee compreso tra i 10 mila e i 13 mila euro.

È prevista, ancora, la riduzione del 50%, sia sulla parte fissa che variabile della tariffa, per un periodo di tre anni dalla data della richiesta, per le aziende o imprese che assumono a tempo pieno e indeterminato soggetti con disabilità. Gli assunti devono avere riconosciuto il comma 1, articolo 3 della legge 104/92, che certifica una disabilità grave e permanente. Per questa riduzione, per il 2023, sono disponibili sul bilancio comunale 10 mila euro.

Agevolazioni anche per i residenti che, per ragioni di lavoro o di studio, si recano fuori dal Comune di Alcamo, ad una distanza non inferiore ai 50 chilometri, per un periodo superiore a sei mesi continuativi in un anno. A loro è applicata una riduzione del 30% della quota variabile. Totale abbattimento invece, sia sulla parte fissa che variabile della tariffa, per un periodo di 3 anni dalla data della richiesta per le attività commerciali di nuova apertura nel corso VI Aprile, per il tratto compreso tra piazza Bagolino e piazza Ciullo. Il termine per la presentazione delle istanze è stabilito al prossimo 30 giugno.

“L’obiettivo che si è posto l’ente – dichiara l’assessore alla Programmazione finanziaria, bilancio e gestione delle entrate Vittorio Ferro – è di mantenere sempre l’equilibrio del piano economico e finanziario del servizio Tari. Ma anche di mettere il contribuente nelle condizioni più agevoli per poter pagare il servizio”. A questo scopo, dal 2024, sarà possibile pagare il tributo in 4 rate, sia per le utenze domestiche che non domestiche.