Istanza alla regione

Alcamo, uva danneggiata, Comune chiede stato calamità

La giunta di Alcamo ha approvato la  richiesta dello stato di calamità naturale per i danni subiti nel 2023 da infezione da peronospora della vite, oidio e appassimento anticipato della pianta.

“Nei giorni scorsi – afferma la vicesindaco Caterina Camarda con delega alle Attività produttive – abbiamo incontrato i rappresentanti del settore agricolo ed abbiamo voluto fare nostre tutte le segnalazioni riguardanti le gravissime condizioni fitosanitarie in cui versano i vigneti del territorio di Alcamo. Abbiamo, quindi, ritenuto opportuno inoltrare al presidente della giunta regionale della Sicilia la dichiarazione dello stato di calamità naturale nel territorio del nostro Comune per i danni subiti, ed in corso di accertamento, dalle aziende agricole a seguito degli eventi avversi, quali piogge abbondanti e ondate anomale di caldo eccessivo che hanno comportato infezione da peronospora della vite, oidio e appassimento anticipato della pianta, nell’anno in corso.

Secondo la vicesindaco un passo dovuto in quanto la viticoltura rappresenta l’attività produttiva più diffusa del territorio, ribattezzata come “città del vino” non a caso. “Pertanto abbiamo richiesto anche che siano attivate tutte le procedure di legge per interventi, sotto forma di agevolazioni e indennizzi e, se possibile, anche mediante l’accesso in deroga al Fondo di Solidarietà Nazionale per fronteggiare l’emergenza economica che sta coinvolgendo gli agricoltori e l’intero settore vitivinicolo. Chiediamo con forza – conclude Caterina Camarda – che la Regione intervenga per le sue competenze e che si attivi affinché il governo nazionale intervenga a sua volta, noi siamo e saremo sempre, con estrema determinazione, al fianco degli agricoltori”.