L'intervento della politica

Partinico, tra siccità e reti colabrodo, agricoltura in ginocchio

Con la siccità asfissiante e i problemi infrastrutturali l’agricoltura di Partinico dintorni è sempre più in ginocchio. Adesso arriva anche l’allarme del Pd sull’invaso Poma le cui scorte idriche sono ridotte ai minimi termini. Questo significa che si preannuncia una drastica riduzione dell’erogazione dell’acqua nelle campagna in vista della prossima stagione irrigua, che partirà dalla prossima primavera.

In una nota i Dem si rivolgono al governo regionale con un appello chiedendo ristori, interventi infrastrutturali e anche la possibilità di una riforma che permetta la gestione democratica delle acque dell’invaso.

Ecco il documento integrale del Pd

Il Circolo territoriale del PD di Partinico esprime la propria vicinanza agli agricoltori della Valle dello Jato per lo stato di crisi cronica che attanaglia il mondo agricolo dovuto al forte divario tra i costi di produzione e il prezzo di vendita dei prodotti, da carenze infrastrutturali (rete irrigua fatiscente), e acuita negli ultimi mesi dalla siccità e dai cambiamenti climatici che determinano una situazione di pesante incertezza produttiva e quindi di perdita di reddito. I margini di guadagno degli agricoltori sono ridotti al minimo vitale a causa dell’aumento dei costi di produzione, mentre il prezzo di vendita dei prodotti rimane alquanto basso soprattutto per il comparto viticolo che rappresenta la coltivazione più diffusa nella Sicilia Occidentale. Infatti l’annata agraria appena trascorsa è stata particolarmente dannosa a causa della peronospora determinando la perdita della produzione tra il 60 e 80%. Per far fronte ai danni causati dalla peronospora il Governo regionale ha proclamato lo stato di calamità, appostando però nella Legge Finanziaria 2024 una somma alquanto esigua, 25 milioni di euro, nonostante i danni stimati dagli organi tecnici competenti, Ispettorati dell’Agricoltura, di oltre 350 milioni di euro. Nella sola provincia di Palermo i danni stimati sono stati di 79 milioni di euro. Il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF) non ha ancora approvato la declaratoria per calamità eccezionali che consentirebbe ai viticoltori di presentare le istanze per ottenere un adeguato ristoro. Sono passati quattro mesi da quando è stato richiesto lo stato di calamità. Gli agricoltori non possono attendere questi tempi burocratici così lunghi, non possono continuare a “stringere la cinghia”. Lo stato di siccità degli ultimi mesi ha provocato una diminuzione dei volumi d’acqua nell’invaso Poma. Secondo i dati pubblicati dal Dipartimento Acque e Rifiuti, al primo gennaio 2024 la quantità d’acqua era di 34 milioni di metri cubi, rispetto ai 46 milioni di metri cubi registrati al primo gennaio 2023, con un divario di 12 milioni di metri cubi. Questa situazione potrebbe avere ripercussioni sulla distribuzione dell’acqua per scopi irrigui durante la stagione attuale. Il Circolo PD di Partinico, pertanto, chiede al Governo regionale di: ▪ Dare al più presto ai viticoltori il giusto ristoro; 2 ▪ Mettere in essere un piano di razionamento delle acque dell’invaso Poma per fini potabili che interessano diversi Comuni dell’Area Metropolitana di Palermo; ▪ Intervenire per il rifacimento di tutta la rete irrigua del Comprensorio Jato; ▪ Approvare la Riforma dei Consorzi di Bonifica e di Irrigazione per ridare la gestione delle acque agli agricoltori.

Partinico, 3 febbraio 2024

Il referente agricoltura circolo Pd Partinico Francesco Ferro e il segretario del circolo Pd Partinico Michele Chimenti