In via canaletto

Partinico, chiude anche l’Inps, città sempre più deserta di servizi

Chiude la sede distaccata dell’Inps di Partinico in via Canaletto che verrà assorbita da quella di Carini, che sarà il nuovo riferimento anche del comprensorio partinicese. L’annuncio dell’imminente chiusura è arrivato dalla direzione regionale dello stesso istituto previdenziale. Politica e sindacati preoccupati per un territorio di circa 80 mila abitanti che resta totalmente scoperto, con disagi enormi per gli spostamenti sino alle porte di Palermo. E così dopo l’agenzia delle entrate, che ha già abbandonato da tempo la sede di via Mattei, anche l’Inps si appresta a lasciare la città.

Una decisione già presa dall’istituto previdenziale nell’ambito di un piano di riorganizzazione aziendale. Il provvedimento prevede che si rafforzi la sede di Carini e che diventerebbe di riferimento per l’utenza del partinicese assorbendo i 9 impiegati dell’attuale sede distaccata partinicese.

Dopo l’allarme della Cgil anche Rifondazione Comunista non ci sta rispetto a questa scelta. Ecco il comunicato integrale:

Il Partito della Rifondazione Comunista esprime la sua profonda preoccupazione in merito alla decisione annunciata dalla direzione regionale dell’INPS di chiudere l’agenzia territoriale di Partinico e di fonderne la sede con quella di Carini, nell’ambito del nuovo piano di riorganizzazione e razionalizzazione.

Condividiamo appieno le criticità sollevate dalla CGIL e sosteniamo con forza la loro proposta di mantenere la sede storica dell’INPS a Partinico. La nostra comunità è caratterizzata da una complessità territoriale unica, con un’alta percentuale di anziani residenti e una carenza significativa di collegamenti pubblici.

Il trasferimento degli uffici a Carini rappresenterebbe un duro colpo per i nostri cittadini, già colpiti negli ultimi anni dalla chiusura dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate e dell’ufficio del Giudice di Pace.

Partinico che è stato nel tempo punto di riferimento del comprensorio per i servizi che offriva e di cui una vasta utenza poteva fruire, non può più subire ulteriori tagli ai servizi pubblici. La chiusura dell’agenzia dell’INPS metterebbe a rischio la capacità dei nostri concittadini di accedere a prestazioni previdenziali e assistenziali fondamentali, creando ulteriori disagi e complicazioni per le famiglie.

Chiediamo pertanto con fermezza alla classe politica e a tutte le organizzazioni sindacali di mobilitarsi per provare a modificare il nuovo piano di riorganizzazione proposto dalla direzione regionale dell’INPS. La nostra comunità non può essere continuamente mortificata da decisioni che ne mettono a repentaglio il benessere e l’accesso ai servizi essenziali.

Il Partito della Rifondazione Comunista di Partinico è pronto a sostenere qualsiasi azione e iniziativa che miri a garantire il mantenimento dei servizi pubblici nella nostra città.

 Partito della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato” di Partinico (PA)