Le polemiche

Carini, su demolizioni sindaco va avanti “Si prosegue” (VIDEO)

Le demolizioni a Carini vanno avanti, senza se e senza ma. La ruspe non si fermano nemmeno di fronte all’emendamento approvato in commissione Ambiente all’Ars con cui si salvano gli immobili abusivi sulla costa. Si è fatto un gran parlare di quel che ha fatto la commissione Ambiente all’Ars dove  è passato a maggioranza l’emendamento che sana le case costruite abusivamente sulla fascia costiera fino al 1985.

A questo punto cosa accade? In via prudenziale sarebbe il caso di fermare le ruspe? Il sindaco Giovì Monteleone non ci pensa proprio e oggi torna sul tema. “L’emendamento approvato in commissione, ma non in via definitiva in assemblea regionale, incoraggia i ricorsi – ammette il primo cittadino -, ma ci tengo a precisare che per i provvedimenti già esecutivi e gli immobili già acquisiti le demolizioni proseguono senza alcun indugio”.

Al momento in questi giorni a Carini sono ripartite le ruspe per abbattere altri sei immobili figli dell’abusivismo dei decenni passati. Tra questi un insediamento abitativo composto da ben otto casette, alcune prefabbricate e alcune in muratura, che si trova nel lungomare Cristoforo Colombo. Proprio sul lungomare, lunedì scorso le ruspe sono tornate in azione dove è in corso la demolizione di una villetta, grande circa 100 metri quadrati. L’intervento dovrebbe essere completato tra giovedì e venerdì quando si prevede di demolire le fondamenta dell’abitazione. Successivamente il materiale edile sarà recuperato e conferito in discarica e, a seguire, si comincerà ad abbattere gli altri immobili della medesima via. Prevista la demolizione di una villetta sul lungomare Americo Vespucci.

A realizzare a Carini le demolizioni l’impresa Scm Srl di Favara che ha vinto la gara e che dovrà completare l’intervento entro 168 giorni lavorativi, dalla data di consegna dei lavori, vale a dire lo scorso 11 agosto. Gli abbattimenti sono finanziati al 50 dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e al 50 per cento dal Comune. Nel dettaglio la demolizione dei sei immobili è stata inserita in un progetto per la richiesta del contributo del fondo di demolizione del ministero delle infrastrutture e dei trasporti MIT3 che è stato approvato per un importo di 290 mila euro.

Il primo cittadino di Carini, a cui sono stati dati riconoscimenti per la sua lotta all’abusivismo, sostiene la tesi che non si può svendere il territorio e il suo futuro per un pugno di voti. “Ci opporremo con tutti i mezzi e con tutte le forze e in tutte le sedi – conclude Monteleone – a questa scelta scellerata sicuri che è nostro compito fondamentale difendere il lavoro svolto, la nostra terra, il nostro mare e i siciliani che ci vivono”. Solo nel 2023 sono stati 168 i provvedimenti restrittivi emessi dall’amministrazione di Carini, tra ordinanze di demolizione, di inottemperanza alla demolizione, di acquisizione al patrimonio comunale e di sgombero. Mille 280 dal 2015, quando ha avuto inizio la sindacatura Monteleone. Sono invece 303 n totale gli immobili abusivi, ricadenti in zona di inedificabilità assoluta, demoliti in territorio carinese, di cui 178 demoliti dal Comune di Carini e 125 demoliti dai privati responsabili dell’abuso.