Lo stanziamento

Partinico, indennità maggiorate sindaco e giunta, arrivano i soldi

Dopo le polemiche delle scorse settimane sull’adeguamento delle indennità di sindaco, giunta e consiglio comunale a Partinico la Regione stanzia i fondi. Si tratta solo di una parte del surplus che è dovuto agli amministratori per effetto del recepimento di una norma che per l’appunto adegua le indennità di sindaco e degli altri amministratori a vario titolo.

L’assessorato regionale agli Enti locali ha appena liquidato un acconto del 2023 che ammonta a 10 mila euro a fronte di un importo dovuto complessivo di 16 mila euro per l’anno.

Le polemiche sono state molto accese nella politica locale per questo aumento di indennità. Rifondazione comunista ha dispensato “schiaffi” a destra e sinistra sulla vicenda delle indennità maggiorate. Ne ha avute non solo per l’amministrazione comunale ma anche per l’intero consiglio accusato di essere stato “in silenzio” rispetto a quanto accaduto, puntando quindi il dito anche contro l’opposizione.

In realtà parte dell’opposizione ha lamentato aspramente l’adeguamento, rinfacciando al sindaco le sue promesse in campagna elettorale quando disse che avrebbe addirittura rinunciato all’indennità e che non le avrebbe neanche aumentate.

il sindaco Pietro Rao ha replicato per le rime e, conti alla mano, ha sostenuto che mensilmente rinuncia a importanti benefit che gli spetterebbero. Dai rimborsi dovuti all’azienda in cui risulta dipendente per arrivare all’inutilizzo dell’auto di servizio, con relativo personale.

La polemica divampa dopo la delibera delle scorse settimane approvata dalla giunta e poi a maggioranza dal consiglio in cui per l’appunto si adeguavano le indennità delle cariche amministrative. Il sindaco passa da circa 3 mila quasi 5 mila euro lordi mensili, il suo vice da 1.700 a 2.600 euro, e gli assessori e presidente del consiglio da 1.400 a 2.100 euro.