La polemica

Partinico, chieste dimissioni assessore “nel nome del liceo”

E’ scontro oramai politico sul nome del liceo scientifico di Partinico, tra chi vorrebbe mantenere l’attuale denominazione al discusso giornalista e senatore Santi Savarino e chi invece vorrebbe cambiarlo con quello della vittima di mafia Peppino Impastato e della mamma Felicia Bartolotta. Mentre il Pd utilizza toni forti parla di “analfabetismo istituzionale” da parte dell’attuale amministrazione comunale, di contro l’assessore Sergio Bonnì sfodera dall’archivio del Comune la vecchia delibera dell’intitolazione del liceo a Savarino evidenziando che proprio uno dei “padri” del Pd partinicese all’epoca si ritenne d’accordo con l’intitolazione in un’apposita delibera di consiglio comunale nel 1980.

I Dem in una nota di ieri hanno scritto di “grave intromissione nelle decisioni della scuola”, dal momento che nel 2022 era stato il consiglio d’istituto del liceo ad avere deliberato il cambio di intitolazione del plesso di contrada Turrisi in favore di Impastato e Bartolotta. “Altrettanto grave risulta, a conferma del totale disconoscimento del principi di continuità sacrosanto nelle cose dell’amministrazione – si legge nel comunicato -, la smentita della commissione straordinaria”.

Il riferimento è al fatto che prima dell’insediamento dell’attuale amministrazione era stata la commissione prefettizia a dare il proprio assenso al cambio di denominazione, mentre la giunta pochi giorni fa ha deliberato il diniego sulla base di una sollecitazione ad esprimersi da parte della prefettura.

Poi l’attacco frontale nei confronti dell’assessore Bonnì, uno dei fautori più convinti del mantenimento dell’attuale intitolazione del liceo: “Notiamo con rammarico che l’indiscusso protagonista ci questa battaglia tutta ideologica, l’assessore Bonnì, – non ha mai dismesso i panni del privato cittadino che raccoglieva firme a sostegno della causa di Savarino per vestire quelli dell’amministratore chiamato ad avere senso delle istituzioni e non senso di una parte. Per questo il circolo del Pd ne chiede le dimissioni”.

Bonnì ha rispolverato la delibera del consiglio comunale mettendo in evidenza come tra i sostenitori dell’intitolazione del liceo di Partinico a Savarino di fosse Elio Chimenti, all’epoca consigliere che fu anche senatore, uno degli esponenti locali più in vista ancora oggi del Pd. “I promotori dell’intitolazione del liceo scientifico a Santi Savarino con delibera consiliare del 13 marzo 1980 oggi dicono no – replica Bonnì -. Santi Savarino, prima  presentato come un benemerito figlio di Partinico, scrittore, giornalista, senatore della Repubblica della Democrazia Cristiana, esempio di vita trasparente e morigerata, oggi invece definito fascista, razzista e amico dei mafiosi. Le bugie hanno le gambe corte ed è per questo che il Pd a Partinico si è ridotto a ruota di scorta di Rifondazione Comunista”.