La polemica

Terrasini, un telo strappato tiene chiusa la piscina

Si prolunga la chiusura della piscina comunale di Terrasini per “problemi tecnici” ed esplode la bufera politica. L’opposizione in consiglio comunale ipotizza che questa chiusura sia una scelta a tavolino, anche se non ufficiale, per mascherare i problemi di gestione della struttura nel periodo invernale per via dei costi energetici elevatissimi. L’amministrazione comunale parla di necessità di un intervento sul telone di copertura della piscina di Terrasini che si è strappato: non ci sarebbero ditte in grado di ripararlo in Sicilia e per questo è stato necessario l’invio al nord per la riparazione. Sta di fatto che la piscina resterà chiusura sino al 17 febbraio.

Quindi oltre due mesi di chiusura, salvo ulteriori intoppi, dal momento che i cancelli sono stati sbarrati già dallo scorso 15 dicembre sempre per “problemi tecnici”. Si sarebbe dovuto riaprire all’8 gennaio ma adesso è arrivato questo prolungamento della chiusura che sta creando non pochi malumori. A raccoglierli è stato il consigliere comunale Ciccio Perna: “I cittadini sono privati di questo servizio ma anche gli sportivi – afferma -. Non è tollerabile che un paese come Terrasini, che ha una struttura così importante, non possa metterla disposizione della comunità per così lungo tempo. Anche perché, vorrei ricordarlo, il Comune ha speso da poco tempo davvero tanti fondi per rimettere in sesto l’immobile e tutti i suoi locali. Non è ammissibile che succeda una cosa simile. La società locale di pallanuoto della Rari Nantes è costretta a dover andare ad allenarsi a Palermo, con ulteriori disagi”.

In effetti a Terrasini nel 2022 la piscina ha subito importanti lavori di ristrutturazione, del costo totale di un milione di euro, che hanno permesso di avere un impianto a norma dove si possono realizzare anche gare di rilevanza nazionale. Sono stati costruiti nuovi spogliatoi, è stato rifatto il piano vasca e la pavimentazione degli spazi adiacenti alla vasca, nuovi servizi e la messa in sicurezza di tutto l’impianto e delle gradinate.

“Ritengo incredibile che non si siano investiti soldi per l’efficientamento energetico – aggiunge Perna – per abbattere i costi energetici per il riscaldamento della struttura che ha ancora una caldaia a gas. La mia preoccupazione è che questo possa essere il preludio da parte del Comune per privatizzare la struttura. Questo non lo permetterò, sono disposto anche ad incatenarmi per impedire una cosa simile. Credo che il sindaco anziché impegnarsi in campagne elettorali nei territori vicini stia più attento ai bisogni della sua comunità”.

“Questi lavori sono necessari e a noi queste lamentele non sono state manifestate anche perché di utenti in questo periodo non ce ne sono moltissimi – replica il sindaco Giosuè Maniaci -. L’amministrazione da tempo ha manifestato l’intenzione di gestire la struttura con altri partner, che siano società sportive o privati, non ne abbiamo mai fatto mistero. Con questa formula si potrebbe aprire più delle 3-4 ore giornaliere che possiamo garantire noi con le risorse umane di cui disponiamo. Questa amministrazione ha anche messo in funzione i pannelli fotovoltaici con scambio sul posto con Enel. Ma i pannelli installati sono sicuramente insufficienti per poter riscaldare anche la quantità d’acqua contenuta nella piscina. Si stanno poi valutando ancora altri interventi, il cantiere lo possiamo considerare ancora aperto”.