In consiglio comunale

Alcamo, arriva il Daspo urbano per l’ordine pubblico

Arriva anche ad Alcamo il “Daspo urbano” che pone in mano al sindaco più poteri in materia di sicurezza pubblica. Il consiglio comunale ha votato un regolamento di “polizia e sicurezza urbana” che permette al primo cittadino di emanare provvedimenti di divieto di accesso in determinati luoghi pubblici a soggetti che hanno creato problematiche sul piano dell’ordine pubblico. Voto che alla fine ha avuto anche una valenza politica perché la coalizione a sostegno del primo cittadino Domenico Surdi si è spaccata sul voto finale. Il testo si sviluppa su 34 articoli ed è stato varato dalla quarta commissione consiliare dopo una serie di audizioni con il comando di polizia municipale in primis.

Ad Alcamo era necessario questo regolamento dal momento che il precedente in materia di polizia urbana risaliva agli anni ’50. La parte essenziale di questo nuovo testo è che adesso il sindaco ha poteri per impedire l’accesso in determinati luoghi a chi ha creato problemi di ordine pubblico. I divieti sono contemplati ad Alcamo centro nelle piazze Ciullo, Castello, della Repubblica, in corso VI aprile all’altezza della chiesa Madre e del monumento ai caduti, nelle ville comunali delle vie Carollo, Leone XIII, Powell e di piazza Falcone Borsellino, ed infine nelle aree antistante l’ospedale e dove si svolge il mercatino settimanale. Analoghi provvedimenti potranno essere adottati in zona Alcamo marina nei piazzali “Vecchia Tonnara”, “Canalotto” e “Magazzinazzi”.

“La proposta di delibera – ha detto in aula il comandante di polizia municipale Ignazio Bacile – è il frutto di un lungo lavoro di confronto e approfondimento con la IV commissione. Il regolamento disciplina la sicurezza urbana, nei suoi vari aspetti recentemente presi in considerazione dal legislatore a partire dal 2017 e fino ad arrivare al recente decreto cosiddetto Caivano. In particolare, con il regolamento si provvede ad individuare le aree comunali nell’ambito delle quali potrà trovare attuazione l’istituto del Daspo urbano, modellato sulla più nota fattispecie del Daspo sportivo”.

Particolarmente contestato un articolo in cui si vieta di “chiedere elemosine, fondi a vario titolo o firme causando molestie o disturbo ai passanti”. La coalizione a sostegno del sindaco, quindi il movimento 5 Stelle e la civica Abc, avrebbero voluto eliminare questo articolo presentando un emendamento per cassarlo ma è scoppiato il finimondo. L’opposizione questa volta, contando anche su alcuni consiglieri non organici alla maggioranza, ha trovati i numeri ed ha bocciato l’emendamento. “Secondo me – ha evidenziato la consigliera Elena De Luca – quella norma non andava inserita perché è eccessiva e perché è troppo interpretativa”.

Poche altre poi le modifiche al regolamento che non ha soddisfatto tutti ed infatti è passato principalmente con i voti dell’opposizione. “L’amministrazione comunale è scappata via nel corso della discussione e di questo me ne dispiace – ha detto il consigliere di opposizione, Francesco Ferrarella -.Oggi sono cambiate le sorti della politica di Alcamo. Oggi L’opposizione dimostra di avere la maggioranza”. “La formulazione finale non convince appieno” ha aggiunto il consigliere Filippo Cracchiolo che alla fine si è astenuto.