Attività di collaborazione

Alcamo, rischio incendi, accordo Comune-università

Nell’ambito dell’accordo istituzionale con l’università degli studi di Palermo, esattamente con il dipartimento Scienze agrarie, alimentari e forestali (Saaf), il Comune di Alcamo ha approvato il modello della scheda di autovalutazione degli edifici per il rischio incendi d’interfaccia urbano-vegetazione.

L’accordo è volto ad intraprendere attività di collaborazione scientifica, ricerca, formazione e scambio di dati sul territorio comunale per la creazione di una banca dati digitale utile all’analisi del rischio e alla pianificazione delle azioni di prevenzione e di contrasto agli incendi boschivi e d’interfaccia, e alla redazione di un piano d’interventi strutturali e forme di partecipazione dei cittadini.

Per una buona pianificazione antincendio di interfaccia bisogna: evitare che gli incendi boschivi si propaghino alle abitazioni/edifici; consentire agli operatori antincendio di intervenire in sicurezza in prossimità delle abitazioni/edifici; mantenere accessibile la viabilità ai mezzi di soccorso e poterla utilizzare per l’evacuazione in sicurezza di persone e animali.

Negli incendi di interfaccia, se i residenti sono preparati come si vuol fare adesso ad Alcamo, si può evitare che un rogo si trasformi in un disastro o costituisca, invece, un evento limitato, facilmente gestibile. La corretta gestione delle aree verdi intorno alle abitazioni, il modo in cui queste sono progettate e costruite dipende direttamente da chi vi abita.

Per incendio d’interfaccia si intende un incendio che interessa aree di interfaccia urbano-rurale, ossia il luogo dove l’area naturale e quella urbano-rurale si incontrano e interferiscono reciprocamente; tale incendio può avere origine sia in prossimità dell’insediamento urbano-rurale, sia come incendio boschivo che successivamente può interessare, per propagazione, le zone di interfaccia.