La ricostruzione

Partinico, una spalla sfiorata, ecco perchè è morto Bacchi

Una spalla sfiorata accidentalmente, è questo il motivo che avrebbe scatenato la rissa mortale costata la vita la notte tra il 13 e il 14 gennaio a Francesco Bacchi, 19 anni di Partinico. Un ragazzo del gruppo di Bacchi avrebbe leggermente urtato all’interno della discoteca Medusa di Balestrate di via Palermo una ragazza che invece era in compagnia del gruppo che faceva riferimento ad Andrea Cangemi, 20 anni anche lui di Partinico, agli arresti domiciliari con l’accusa di omicidio su disposizione del Gip del tribunale di Palermo. La ricostruzione è stata fatta dai carabinieri della compagnia di Partinico sulla base della visione delle telecamere di videosorveglianza del locale e delle tante testimonianze raccolte.

Ad essere stati sentiti molti giovani che erano con i due gruppi che si sono fronteggiati e che non hanno preso parte alla rissa. Compresi i quattro che nei giorni sorsi sono stati arrestati (Alessio Greco, 20 anni, e Gateano Lo Giudice, 19 anni, entrambi di Partinico, Bernardo Ferro, 20 anni di Borgetto, e un minorenne) con l’accusa di aver partecipato alla rissa anche se non colpirono direttamente Bacchi ma altri del suo gruppo di riferimento.

Questo “affronto” della spalla appena sfiorata ha aizzato gli animi che probabilmente erano già surriscaldati. Cangemi e gli altri suoi complici avevano avvertito, dopo qualche minaccia, che non sarebbe finita lì: “Ti aspettiamo fuori al parcheggio”, “questa sera dobbiamo vedere cosa fare di te”. E così effettivamente è andata. Quando il giovane preso di mira alle 3 di notte è uscito fuori per andare verso la sua macchina è stato accerchiato, altri amici che erano con lui sono andati in suo soccorso, compreso Francesco Bacchi. Quest’ultimo, dopo aver ricevuto un primo pugno in faccia, va verso Cangemi e lo colpisce tre volte di spalle il quale a sua volta reagisce con estrema violenza, colpendo la vittima con un primo calcio facendolo cadere e prima che si rialzasse colpendolo una seconda volta sempre con un calcio all’altezza del collo.

Questo è il momento in cui Bacchi cade a terra esanime e non si riprenderà più. Inutili i tentativi di soccorrerlo: trasportato in gravissime condizioni dall’ambulanza del 118 all’ospedale Civico di Partinico, morirà all’alba di quel maledetto giorno di domenica. Dal profilo facebook della vittima è stato pubblicato un post molto duro nei giorni scorsi, probabilmente scritto da qualche familiare: “Tutti bugiardi, indegni… Prima fanno i malandrini e poi invece di fare gli uomini e prendersi le proprie responsabilità ed uscire gli attributi raccontano le bugie perchè non hanno i c…..ni di andarsi a fare la galera. Immaginatevi che più di una mammina di questi andava dicendo in giro che il suo bambino ‘prodigio’ non c’entrava niente. Comunque, visto quello che sto vedendo, penso che vi finirà alla grande fra processo e domiciliari non vi farete nemmeno un giorno di carcere. Appena sarete di nuovo tutti fuori potete ripetervi ed uccidere un’altro figlio di madre… Confidiamo poco nella magistratura ma tanto in voi concittadini ed amici di girarvi dall’altra parte quando incontrate questa spazzatura in giro”.