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Partinico, domani l’ultimo atto del consiglio comunale? Ipotesi di dimissioni in blocco

Sale il clima di tensione e incertezza al palazzo di città di Partinico dopo l’ispezione prefettizia avviata da venerdì scorso per il sospetto di infiltrazioni mafiose. In questo contesto, già molto teso, si inserisce quello che si preannuncia come l’ultimo atto relativo alla casa di riposo “Canonico Cataldo”.

E chissà che non sarà anche l’ultima apparizione di questo consiglio comunale. Giorno cruciale domani, con il consiglio comunale chiamato ad esprimersi sulla cessione del servizio di gestione della casa di riposo dal Comune ai privati. Resta in bilico la tenuta della maggioranza dell’assise attorno a questo delicatissimo tema. Sembrava che un’intesa di massima fosse stata raggiunta ed invece non pare più essere così.

Da una parte il Pd negli ultimi giorni ha lasciato intendere che a questo punto sarebbe il caso di far scegliere all’amministrazione che si insedierà la prossima primavera (elezioni che adesso sono fortemente in dubbio, ndr), dall’altra c’è chi non vuol lasciare la questione irrisolta. In questo clima l’unica certezza è che se non si riuscirà a esternalizzare il servizio il commissario straordinario del Comune, Rosario Arena, ha già annunciato che non darà più alcuna proroga e procederà alla chiusura della struttura con conseguente trasferimento dei 27 utenti ricoverati.

Uno dei focus degli ispettori si sta concentrando proprio attorno alla querelle della casa di riposo e della sua esternalizzazione, con la richiesta di tutta la documentazione inerente a questo tribolato procedimento. C’è il sentore che possano anche verificarsi le dimissioni di massa, cosa che quindi farebbe decadere l’assise.

Le ultime fibrillazioni sulla casa di riposo sono venute fuori proprio in questi giorni, alla vigilia dell’esame dell’atto da parte dell’assise. Il Pd, che in consiglio conta su due esponenti, ha evidenziato l’inopportunità di andare a votare questo atto a pochi mesi dalle elezioni amministrative: “Assumersi la responsabilità di andare a cambiare l’impostazione del servizio che si è protratto per decenni – afferma il capogruppo dei Dem, Renzo Di Trapani – non è corretto per l’amministrazione che verrà”.

Il consigliere Comito, che forma un gruppo consiliare con il collega Gaspare Sollena, ha presentato un emendamento per stabilire in due anni la convenzione per la gestione di privati con l’ipotesi poi di un ritorno al Comune per l’esercizio diretto. L’esternalizzazione, come più volte evidenziato dal commissario Arena oggi ed ancora prima dall’allora sindaco Maurizio De Luca, è ritenuta necessaria in quanto il Comune è in dissesto finanziario e non può permettersi costi di gestione così onerosi che si aggirano sul mezzo milione di euro l’anno.

“Abbiamo il dovere – aggiunge Comito – di impedire a quanti vogliono lasciare il ‘cerino acceso’ nelle mani di chi si insedierà tra qualche mese, di continuare ad utilizzare la casa di riposo per fare campagna elettorale e per screditare i propri avversari”.