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Partinico, tavolo di concertazione all’Asp per l’ospedale: scintille in consiglio

Ancora in stallo il documento votato nei giorni scorsi dal consiglio comunale di Partinico in cui si chiedeva un tavolo di concertazione all’Asp di Palermo per discutere del presente e del futuro dell’ospedale della città, oggi riconvertito esclusivamente per la trattazione dei soli pazienti affetti da coronavirus.

Questo diventa motivo per una nuova furibonda polemica a distanza tra il consigliere Toti Comito e la presidente dell’assise Silvana Italiana da cui nasce un botta e risposta la vetriolo. Da una parte Comito ad accusare la presidente di ostruzionismo, dall’altra la Italiano che accusa il collega d’aula di voler portare avanti iter illegittimi.

“La Italiano ci ha informati – scrive in una nota Comito – che la proposta deliberata sarà pronta venerdì 24 aprile. Il che significa che verrà spedita a emergenza ormai finita. Una delibera votata il 14 di aprile ad oggi, questa vergognosa Presidenza, non si è premurata di concludere l’iter. Questa sorta di presidente del consiglio pur di andare contro alle proposte dei consiglieri comunali mette a rischio il futuro dell’ospedale di Partinico. Ed è bene che i cittadini lo sappiano. Se la nostra voce non arriva ai tavoli palermitani è grazie alla consigliera italiano che ostacola e fa pediatrico ostruzionismo sugli atti voluti e votati all’unanimità dal Consiglio Comunale. Tuttavia si è subito premurata di redigere un epitaffio e far sapere immediatamente della proposta del comitato permanente inesistente proposto dal suo compagno di merende”.

“Il consigliere Comito – replica la Italiano – si ostina a voler portare avanti una conduzione illegittima dell’attività amministrativa. Io mai mi presterò a tutto questo. Il consigliere dovrebbe sapere che c’è tutta una procedura burocratica dopo ogni votazione in consiglio, ci sono quindi dei tempi amministrativi per lo sviluppo documentale dell’atto esitato prima di arrivare alla pubblicazione all’albo pretorio. Posso solo dire che appena l’atto formale è legittimo, solo allora potrà essere trasmesso agli indirizzi di competenza. Continuo a sconcertarmi di questo atteggiamento fuori dalle regole del consigliere, con cui non siamo mai d’accordo perchè evidentemente ha una visione distorta di un’attività amministrativa. Voglio evidenziare la totale mancanza di rispetto istituzionale nei miei confronti, nei termini in cui continua a rivolgersi a me. Lo invito a parlare a titolo personale perchè non credo che altri consiglieri comunali approvino il comportamento di questo singolo consigliere”.