POLITICA

Partinico, elezioni nazionali: su Mollame è scontro nel M5S, la Lega ha una candidata

Due i partinicesi che concorreranno in prima linea alle prossime elezioni nazionali. Oltre a Francesco Mollame per conto del Movimento 5 Stelle, figura anche Caterina “Katya” Caravella (nella foto a destra), 42 anni, già candidata alle scorse regionali e adesso piazzata seconda in lista alla Camera  per il collegio plurinominale nelle file della Lega. Recentemente è stata anche presidente del circolo partinicese della Lega e adesso proverà questa nuova competizione elettorale, da sempre considerata vicina alle posizioni del partinicese Piero Rao, ex Udc ed Mpa, già deputato alla Camera e presidente del consiglio comunale di Partinico.

Ieri avevamo invece anticipato della nomina di un altro partinicese, Francesco Mollame, piazzato all’uninominale al Senato dal Movimento 5 Stelle. Una decisione dei vertici nazionali grillini che non è piaciuta a molti attivisti della provincia palermitana che probabilmente aspiravano anche loro ad essere candidati rimanendo però delusi.

C’è però una contestazione fra tutte che è destinata a far rumore, ed è quella del deputato alla Camera Riccardo Nuti, rientrato da poco nel Movimento 5 Stelle dopo la sospensione per il suo coinvolgimento nel processo per le firme false di Palermo, che lo vede imputato con altri due parlamentari. Senza mezzi termini ha attaccato la scelta dei grillini: “Tra i requisiti – attacca Nuti in un post su facebook (nella foto a sinistra) – il candidato per il plurinominale o per l’uninominale ‘non dovrà aver mai partecipato a elezioni di qualsiasi livello, né aver svolto un mandato elettorale o ricoperto ruoli di amministratore e componente di giunta o governo, con forze politiche diverse dal MoVimento 5 Stelle a far data dal 4 ottobre 2009”.

Mollame ha una esperienza nel 2008 da candidato sindaco con l’Mpa e quindi questa non rientra al limite temporale imposto dal M5S. Il problema semmai è la sua successiva esperienza fatta da candidato assessore nel 2013 con l’allora aspirante sindaco Gianfranco Bonnì in contrapposizione proprio al Movimento 5 Stelle che in quella tornata presentò come candidato sindaco Giuseppe Di Prima.

“Ma chi ha scelto questo nome? – aggiunge Nuti – I referenti di Di Maio, Corrao e Cancelleri avranno controllato prima di evitare figuracce giusto?”. In realtà il Movimento 5 Stelle pare abbia aggiustato un pò il tiro specie per le candidatura nell’uninominale, rendendosi conto della necessità di derogare al proprio regolamento per provare a piazzare nomi forti e importanti. Insomma, l’obiettivo è quello di vincere anche a costo di superare certi limiti che il Movimento stesso si era imposto.