POLITICA

Partinico, il Pd degli “smemorati”: Cracolici contro i trasformismi ma ha dimenticato il “lobiundismo”

Il deputato regionale Antonello Cracolici (nella foto a destra) ha qualche tempo, esattamente da quando si è chiusa la sua era da assessore regionale nel novembre scorso, puntato il dito contro i vertici del suo stesso partito, il Pd. Una premessa doverosa per evidenziare che il parlamentare di vecchia data pare abbia dimenticato in fretta il recente passato proprio a Partinico dove ha sempre fatto quadrato attorno ad un laboratorio trasformista che forse, chissà, è stato l’apripista di quello che poi sarà il trasformismo piddino.

Infatti ha avallato e appoggiato non solo il governo cittadino di Salvo Lo Biundo (nella foto a sinistra), quello della seconda legislatura, quindi dal 2013 sino all’aprile 2017, ma ha anche messo il “sigillo di garanzia” sull’operazione che ha portato al totale trasformismo del Pd partinicese. Ha fatto da garante sull’ingresso di Lo Biundo nel Pd che ha anche permesso di far cambiare completamente pelle al partito partinicese che ne ha guadagnato probabilmente in numero di iscritti, perdendo però l’ala storica che è stata scalzata al congresso cittadino che portò all’elezione prima della segretaria Mariella Provenzano e poi del suo successore Franca Sicula.

Una parentesi che però è durata davvero poco: infatti dopo l’insuccesso alle elezioni regionali proprio di Lo Biundo, che si era candidato per conquistare uno scranno a Sala d’Ercole, il “nuovo” Pd si è dato alla fuga. Prima ha lasciato lo stesso ex sindaco, il quale smentendo quello che aveva detto lui stesso fino a qualche giorno prima ha accusato i vertici del Pd di averlo lasciato solo. Poi piano piano l’armata che si era costruita in consiglio comunale (ben 6 rappresentanti) si è sfilata sino a far scomparire addirittura i Dem dalla galassia del civico consesso.

Di tutto questo però Cracolici sembra lavarsene le mani e come se nulla fosse oggi parla in tutt’altra lingua: “Ci hanno raccontato che bisognava ‘allargare il partito’, in realtà hanno creato il ‘Pd degli altri’ raccogliendo il ceto politico più trasformista che ci sia stato negli ultimi anni in Sicilia e facendo diventare il PD un ‘partito-ascensore’ nel quale gli ultimi arrivati hanno avuto perfino la pretesa di spiegarci cosa avremmo dovuto fare, che ci saremmo dovuti ‘spostare al centro’ – ha detto Cracolici intervenendo questa mattina alla manifestazione dell’associazione DemoS -. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: c’è stata la scissione, abbiamo perso esponenti e dirigenti ma soprattutto abbiamo perso molta della nostra gente, che ha espresso un voto di protesta o è rimasta a casa”.

Ma non è stato proprio lui lo sponsor del Pd partinicese che si è rivelato quel partito che oggi lui addita come trasformista?