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Partinico, Comune in dissesto: casa di riposo verso la privatizzazione e scoppia la bufera

La casa di riposo “Canonico Cataldo” di Partinico in mano ai privati? Oramai è molto più che una semplice indiscrezione, confermata anche dall’amministrazione comunale. La giunta guidata dal sindaco Maurizio De Luca ha deliberato la volontà di esternalizzare il servizio di gestione della struttura che al momento conta 28 anziani ricoverati.

Si dà espressamente mandato al Responsabile del Settore Servizi alla persona di “attivare le procedure finalizzate all’esternalizzazione, tramite procedura aperta, della gestione della casa di riposo per tre anni. Saranno comunque garantite le specifiche attività gestionali per garantire le prestazioni in favore degli anziani sino all’avvenuta concessione della gestione.

“Siamo in presenza – attacca il consigliere comunale di opposizione Emiliano Puleo – dell’ennesimo tentativo di voler privatizzare l’ultimo servizio offerto dal Comune di Partinico, dopo lo schiaffo della mancata apertura dell’asilo nido comunale. Conosciamo bene lo stato delle disastrate casse del nostro Ente ma sappiamo anche che ogni maldestro tentativo di privatizzare i servizi si sia sempre rivelato inopportuno, inefficiente e soprattutto non ha fatto altro che aumentare i costi senza nessun miglioramento della qualità del servizio”.

Da vedere cosa accadrà sul piano anche delle conseguenze politiche dal momento che appena qualche giorno fa il consiglio comunale, maggioranza compresa, aveva approvato un atto di indirizzo in cui si impegnava il governo cittadino a garantire i servizi a domanda individuale, tra cui rientra la casa di riposo. Secondo uno degli ultimi resoconti del municipio mantenere la casa di riposo costa ogni anno all’incirca 667 mila euro al Comune ma gli introiti che arrivano dalle rette riescono a coprire soltanto in parte queste spese.

“L’ente – giustifica la giunta nel suo provvedimento – con il sopravvenuto dissesto finanziario non è in grado di assicurare la copertura finanziaria relativi ai costi di gestione della casa di riposo. Questa amministrazione,  al fine di evitare la chiusura della struttura e di assicurare la continuità del funzionamento della stessa in favore degli anziani ospiti della casa di riposo, è dell’intendimento di affidare a terzi la gestione della struttura a mezzo procedura aperta, fissando un canone concessorio annuo, appositamente determinato dagli uffici secondo le norme interne, che l’ente concessionario dovrà versare a questo Comune e per la durata di tre anni, rinnovabili per pari periodo”.