POLITICA

Partinico, le macerie del Pd dopo l’effetto “Lo Biundo”: prove tecniche di dialogo?

Tutto di nuovo insieme appassionatamente? O nemici più di prima? Questo è il dilemma del Pd di Partinico dove da anni oramai ci sono almeno tre diverse correnti che continuano in modo più o meno sotterraneo a contendersi una segreteria che oggi resta vacante.

Lo è esattamente da quando si è dimessa Franca Sicula dalla carica di segretaria, mollata dall’ex sindaco Salvo Lo Biundo che a suon di tessere l’aveva piazzata a capo dei Democratici nell’ultimo congresso prima di lasciare il partito in seguente alla cocente delusione delle elezioni regionali dove il suo tentativo di scalata a Sala d’Ercole si è rivelato un flop proprio nel suo feudo partinicese (meno di mille voti conquistati).

Ora però tutti potrebbero trovarsi loro malgrado insieme, o forse sarebbe meglio dire che si sarebbe costretti. L’inatteso trait d’union almeno per due delle tre correnti locali potrebbe essere l’imminente congresso regionale del partito fissato al prossimo 16 dicembre. Tra le contendenti alla guida del Pd siciliano c’è la deputata nazionale Teresa Piccione che verrebbe sostenuta dalle due diverse correnti dei deputati regionali del Pd Antonello Cracolici e Giuseppe Lupo che a Partinico sono sostenute rispettivamente dal tandem dell’ex assessore Gaetano La Corte e del consigliere comunale Gianlivio Provenzano (nella foto a destra in alto), e da Area Dem (a sinistra in alto) del consigliere Renzo Di Trapani.

Le due fazioni da tempo immemorabile sono separate, sin da quando Provenzano nel 2013 venne di fatto allontanato dal Pd locale perchè scelse si sostenere l’allora sindaco Lo Biundo. Da allora cominciò la scalata dell’ex sindaco sino a conquistare la segreteria dei Democratici e le cose di ribaltarono: Lo Biundo piazzò i suoi uomini ai vertici del partito e addirittura ci fu la “cacciata” dal gruppo consiliare del Pd di Michele Chimenti e di Totò Rappa (nella foto in basso a sinistra) accusati di non sostenere la corrente “lobiundiana” e quindi “cracoliciana”.

Gli eterni nemici adesso saranno costretti a dialogare considerando che appoggeranno la stessa candidata alla segreteria regionale? In questo contesto spunta anche la terza anima dei Dem, vale a dire quella che sostiene l’ex sottosegretario Davide Faraone che a Partinico è rappresentata da Giuseppe Di Girolamo (nella foto in basso a destra) ed ha tra i suoi simpatizzanti proprio il consigliere Rappa. Una corrente che a questo punto rischia di rimanere ai margini della discussione per la ricostituzione della segreteria piddina a Partinico.

Ma non è detto: difatti da entrambe le altre due correnti tenteranno di dialogare proprio con Rappa, forse anche nell’ottica di costruire un fronte maggioritario che possa far pendere da una parte o dall’altra l’ago della bilancia per l’eventuale conquista della segreteria cittadina. Intanto però lo stesso Rappa smentisce che ad oggi ci siano stati questi tentativi: “Da me – precisa – non è venuto nessuno a chiedermi di fare ufficialmente ingresso nel Pd e di tesserarmi, e non è comunque mia intenzione prendere qualsivoglia tessera. E’ risaputa la mia amicizia personale con Faraone e solo in ragione di tale rapporto gli darò una mano. Non ho alcuna intenzione di dedicarmi alle dinamiche del partito locale anche perchè i miei impegni non me lo permettono. Preferisco continuare a spendermi nel mio ruolo di consigliere comunale”.

A fare il primo passo verso la riappacificazione sarebbe stato proprio di Girolamo che non ne fa un mistero anche se ammette che ci sarebbe una certa resistenza: “Tre settimane fa, per amore di sintesi e di chiarezza, – afferma – si contattava l’ala La Corte-Provenzano per realizzare un incontro pacificatorio con l’AreaDem. L’ala La Corte/Provenzano dichiarava immediatamente la propria disponibilità. Stranamente l’AreaDem prendeva tempo e purtroppo perdeva una seria occasione per consentire ai suoi di uscire dall’imbarazzo, considerato che un loro componente si trova nella maggioranza di governo insieme anche alla Lega. Peccato”.

Il riferimento è al consigliere Renzo Di Trapani che con il solito aplomb dribbla le polemiche: “I momenti congressuali sono sicuramente importanti – commenta – e si guarda con interesse a questa fase”. “Tentativi di dialogo? Non mi risultano tentativi in tal senso – replica Gianlivio Provenzano -, o almeno non con me. Per quanto mi riguarda sono sempre fortemente interessato a ricompattare il Partito Democratico a Partinico. Non si può affrontare una fase congressuale ricercando un’unità se prima non si affronta la vicenda che riguarda il circolo di Partinico e i suoi componenti”. Partita quindi apertissima, pronostico impossibile: una gara politica da tripla.
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