Lavori pubblici

Alcamo, tesoretto da mezzo milione nelle casse del Comune grazie….al gas

Quasi mezzo milione di euro in più da spendere per le casse del Comune di Alcamo. I soldi arrivano in seguito alla sollecitazione del municipio alla ditta che gestisce il servizio di distribuzione del gas metano in città. Si è fatta valere una norma che impone al concessionario del servizio di versare il 10 per cento annuo di ricavi. Dalle verifiche fatte il ricavo è stato di 96 mila euro all’anno a partire dal 2015.

Parte dei soldi saranno utilizzati per il sostegno ai cittadini in condizioni di disagio che potranno godere di abbattimenti dei costi in bolletta, un’altra parte sarà invece investita senza vincoli. Le somme che il Comune potrà incassare, per effetto della delibera proposta dalla Direzione Lavori pubblici, corrispondono a quelle previste dalla legge ovvero il 10 per cento dei vincoli dei ricavi da distribuzione (Vrd) che ammontano a 961.499,70 euro, così come comunicato dalla ditta che ad Alcamo gestisce il servizio di distribuzione del gas metano.

“Dovranno quindi essere versati nelle casse del Comune 96.145 euro – afferma il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Vittorio Ferro – su base annua con decorrenza dal primo gennaio 2015. Cinque annualità pregresse, quindi, più le future annualità. Parte delle somme dovranno essere utilizzate per agevolazioni in bolletta per le fasce deboli mentre una parte potrà essere utilizzata liberamente dall’ente e quindi nella futura programmazione economica che il consiglio avrà il compito di definire. Ci lavoravamo da circa quattro mesi e sono molto soddisfatto. Contribuire a rendere più solide le casse del Comune è per noi motivo di grande orgoglio”.

In buona sostanza l’amministrazione comunale tramite i suoi uffici ha attivato il procedimento, così come previsto dalle disposizioni normative in materia, ai fini della rideterminazione del canone concessionario di distribuzione del gas naturale. In questo contesto il Comune, fino al nuovo affidamento del concessionario, ha la facoltà di incrementare il canone della concessione di distribuzione gas.

Sulla stessa lunghezza d’onda qualche tempo fa si era mosso il Comune di Mazara del Vallo che allo stesso modo ha approvato l’atto deliberativo con il quale si è richiesto all’attuale concessionario del servizio di distribuzione gas di versare il canone di concessione, nella misura massima consentita dalla legge, vale a dire per l’appunto il 10 per cento dei vincoli di ricavi sulla distribuzione.

Allo stesso modo ancora prima si era mosso l’ex sindaco di Castelvetrano Felice Errante. Le tariffe di distribuzione e misura del gas naturale sono fissate dall’Autorità per l’energia elettrica il gas ed il sistema idrico e sono dirette a remunerare gli operatori della distribuzione del gas per i servizi resi all’utente finale in ragione dei contratti di concessione locale di cui sono titolari.

Con convenzione stipulata nel novembre del 1987 ad Alcamo il servizio di distribuzione di gas metano venne affidato alla Società “Gas spa”, oggi 2I rete gas spa. Nel tempo vi sono state “varie incorporazioni societarie”, l’ultima è del 7 ottobre scorso: la Società 2I rete gas spa, con sede legale a Milano, ha comunicato che a seguito atto di fusione ha inglobato per fusione la 2I rete gas impianti spa di Bari, concessionaria del servizio e di cui la società incorporante era già l’unico socio.