E’ ufficiale lo scioglimento del Comune di Partinico per infiltrazioni mafiose. Con una nota il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, “a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267)”, conferma le indiscrezioni:
“All’esito di approfonditi accertamenti dai quali sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono l’imparzialità e il buon andamento dell’attività amministrativa, – si legge – è stato deliberato l’affidamento della gestione del Comune di Partinico ad una commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi. Il Comune di Partinico è attualmente gestito da un Commissario straordinario nominato dal Presidente della Regione Siciliana con proprio decreto in data 18 giugno 2019, a seguito delle dimissioni del sindaco pro tempore”.
Intanto si registrano le prime reazioni: “Mentre la calura avvolge l’aere ed il nostro colle già inerte resta arso, oggi un’onta si abbatte sulla Nostra Città – commenta il senatore partinicese Franco Mollame -. I partinicesi che lavorano non lo meritano. Ci sarà tanto da ricostruire. Rimbocchiamoci le maniche ‘donne & uomini di autentica Buona Volontà’, senza timori”. “Adesso più che mai – sostiene il vicesegretario cittadino del Pd Renzo Di Trapani, consigliere dimissionario nei mesi scorsi – la Partinico che vuole ricominciare ha il dovere di mettersi assieme per ricreare il senso di una comunità. Solo assieme ce la faremo”.
“Leggo i primi commenti – attacca il consigliere comunale, oramai decaduto con questo provvedimento di scioglimento, Toti Comito – e mi accorgo che manco questo provvedimento di scioglimento frena le facce di bronzo. Io attenderei la relazione integrale prima che, ad esempio, coloro che si sono messi di traverso per l’esternalizzazione della casa di riposo, parlino di ricostruzione della comunità. Ma mi rendo conto che le menti irrecuperabili puoi solo isolarli poiché sono irredimibili”.
