Politica

Borgetto, guerra tra M5S e Pd , scambio di accuse e sullo sfondo le “poltrone”

E’ oramai guerra aperta tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico a Borgetto. Dopo le dichiarazioni del segretario cittadino del Pd, Pino Panettino, che aveva sancito ogni chiusura di dialogo della coalizione a sostegno del sindaco con i grillini per l’eccessivo tempo perso nel valutare eventuali alleanze, oggi al contrario il gruppo consiliare conferma che i contatti con il primo cittadino restano vivi per un eventuale accordo politico.

Non la toccano piano gli esponenti del M5S che attaccano i Dem sostenendo la loro “fragilità” con l’accusa anche di essere dei “poltronari”. Al momento a Borgetto è in atto una crisi politica dopo il distacco di due consiglieri, Giovanni Balsamo e Giovanni Zerillo, che hanno fatto perdere la maggioranza a sostegno del primo cittadino.

Nei mesi scorsi lo stesso sindaco aveva fatto un’apertura alla proposta dei due transfughi di creare un governo di larghe intese, che prevedesse un accordo con il Movimento 5 Stelle. La situazione oramai è in stallo da 5 mesi e le trattative appaiono ancora in corso.

LEGGI IL COMUNICATO INTEGRALE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Continuare a rilasciare interviste contraddittorie da parte del segretario del PD, mette in luce tutta la fragilità dell’amministrazione Garofalo ben lontana dall’essere coesa. Il progetto politico della sindacatura Garofalo del 2019-2024 è nato male e sta finendo peggio. Il segretario del PD afferma la chiusura ad ogni tipo di confronto con i 5 Stelle al contrario del Sindaco che dichiara per nulla chiusa la porta del dialogo. Noi del M5S stiamo valutando l’apertura fatta dal Sindaco durante il Consiglio Comunale visto che non ha più una maggioranza, proponendo l’azzeramento di tutte le cariche politiche e stipulare un nuovo programma per raggiungere gli obbiettivi che si aspettano tutti i cittadini fino alla fine della sua candidatura. Con fermezza affermiamo che il Segretario del PD oltre a perdere pezzi all’interno del suo gruppo politico come la dimissionaria rappresentanza da capogruppo , ha paura di perdere pure la Poltrona che ricopre un suo componente da vice-sindaco, assessore e consigliere. Il nostro comunicato stampa nasce per capire chi realmente comanda all’interno di questa amministrazione :Il Sindaco o il Segretario del Pd ? Sarebbe ora che il Sindaco prenda definitivamente una posizione seria e responsabile , noi 5 Stelle con la collaborazione dei due componenti passati in opposizione parliamo di legalità e trasparenza , non puntiamo a nessuna poltrona ma semplicemente a risolvere i problemi che persistono nel nostro paese. Confermiamo, noi 4 consiglieri del M5S con i 2 consiglieri passati in opposizione di avere un’intesa coesa e lineare e sicuri delle azioni da intraprendere. Concludiamo che i transfughi potranno essere prossimamente all’interno del gruppo Pd.

Il Movimento 5 Stelle di Borgetto: Caruso Anna Maria, Cangialosi Benedetto, Cutrone Lorena, Migliore Anna

Non si fa attendere la replica del Pd che arriva per bocca del suo assessore e vicesindaco Alessandro Santoro:

Le dichiarazioni nel documento del Movimento 5 Stelle sono prive di fondamento. Anzitutto il paese li ha relegati a svolgere la funzione di opposizione. Anziché anteporre i programmi e gli obiettivi nell’interesse esclusivo della comunità si pensa alle poltrone. Noi come Partito Democratico al contrario abbiamo sempre messo a disposizione il nostro assessorato e la vicesindacatura, disponibili a cederli purchè si superi questa crisi che si sta trascinando da mesi. L’ho personalmente ribadito io nel corso di un consiglio comunale. Per cui respingiamo al mittente con i fatti l’accusa di essere dei ‘poltronisti’. Infine vorrei ricordare che non è stato il Partito Democratico a chiudere ogni dialogo con il Movimento 5 Stelle ma l’intera coalizione che sostiene il sindaco. Infatti tutti e 6 i consiglieri in totale accordo hanno sostenuto di voler interrompere ogni dialogo e non soltanto noi. Questo perché addirittura ci è stato riferito che il Movimento 5 Stelle ambiva alla presidenza del consiglio. Una cosa a nostro avviso inaccettabile e sulla quale il ragionamento deve essere interno alla coalizione a sostegno del sindaco che ha vinto le elezioni. In questo momento non mi sembra che ci siano le motivazioni politiche per destituire l’attuale presidenza del consiglio”.