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Amministrative, comizi di chiusura e qualche big ad Alcamo, Terrasini, San Cipirello e Montelepre

Ieri sera comizi di chiusura nei comuni impegnati nelle prossime amministrative a Terrasini, San Cipirello, Montelepre e Alcamo. Oggi il silenzio elettorale, mentre domani e lunedì, 10 e 11 ottobre, urne aperte per scegliere sindaci e consigli comunali.

Ad Alcamo si è visto anche qualche big della politica: l’ex primo ministro Giuseppe Conte, oggi leader del Movimento 5 Stelle, è venuto a sostegno della ricandidatura dell’uscente Domenico Surdi, appoggiato oltre che dalla lista dei grilllini anche da quella del movimento civico Abc. A scendere in  campo anche l’attuale viceministro delle Infrastrutture Teresa Bellanova che invece è salita sul palco della candidata a sindaco Giusy Bosco, sostenuta dalle liste di Pd, Udc e Sicilia Futura; per il candidato di Fratelli d’Italia, Alessandro Fundarò, è arrivato Giovanni Donzelli, il responsabile nazionale dell’organizzazione del partito di Giorgia Meloni; per Giovanni Cassarà, candidato sindaco sostenuto da 8 liste, Forza Italia, Cantiere popolare, Lega, autonomisti Mna, e le civiche Via, Siamo Alcamo, Alba e Con Alcamo nel cuore, sono venuti gli assessori regionali Toni Scilla e Alberto Samonà, e il già ministro dell’Agricoltura Saverio Romano.

A Terrasini invece i due candidati sindaco hanno dovuto fare i conti con la pioggia: da una parte il sindaco uscente Giosuè Maniaci, dall’altra il consigliere uscente Giuseppe Caponetti, entrambi sostenuti da liste civiche di estrazione trasversale.

Ben 4 i candidati sindaco a Montelepre, anche loro con a supporto soltanto forze civiche: l’uscente Maria Rita Crisci con la sua civica Reset, Nino Plano con Montelepre Futura, Giuseppe Terranova sostenuto dalla lista Vivere Montelepre, e Beniamino Gaglio appoggiato dalla lista Per Montelepre.

Una soltanto la candidata sindaco invece a San Cipirello, e si tratta di Romina Lupo, ex consigliere comunale nella vicina San Giuseppe Jato, sostenuta dalla lista civica Obiettivo bene comune. La sua suda sarà quella di battere l’astensionismo perché dovranno recarsi alle une almeno il 50 per cento più uno degli aventi diritto al voto per poter rendere l’elezione valida.