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Partinico, il bene confiscato assegnato ma non utilizzabile “Manca la sanatoria”

Il bene confiscato gestito dalla Cooperativa Noe a Borgo Parrini continua ad essere nel limbo della burocrazia. Di fatto non potrebbe neanche essere utilizzato perché sarebbe abusivo. La vicenda torna a galla in questo ore attraverso un articolo addirittura di risalto nazionale realizzato da “Il fatto quotidiano” dove il presidente della cooperativa, Simone Cavazzoli, si scaglia senza mezzi termini contro la burocrazia e il Comune.

Il problema è essenzialmente di natura tecnica. A causa di qualche pasticcio del passato il bene fu assegnato per 30 anni alla cooperativa Noe nel 2005 per 30 anni. Soltanto dopo questa assegnazione ci si rese conto che l’immobile non era accatastato e dunque di fatto abusivo.

Attraverso “Il fatto” Cavazzoli evidenzia che da anni vanno avanti le interlocuzioni con il Comune senza che il problema i sia mai risolto: “Ci siamo accorti – ha spiegato al giornale – di questo problema nel 2017 partecipando ad un bando e dopo aver insistito con l’amministrazione comunale per risolvere la questione abbiamo deciso di provvedere con le nostre forze. Ma non basta. Serve far seguire un provvedimento di sanatoria da parte del Comune che non è mai arrivato”.

Sanatoria che sarebbe stata promessa ma che nei fatti non è mai arrivata. Oltretutto senza questa regolarizzazione la cooperativa non può partecipare ad alcun bando e non potrebbe neanche effettuare alcun intervento di manutenzione al bene.