I veleni

Partinico, l’attacco del M5s “Rao indagato”, la replica “Chiederò risarcimento danni”

A pochi giorni dal voto si infiamma il clima pre-elettorale a Partinico con la notizia-bomba di una presunta indagine a carico del candidato sindaco Pietro Rao. A sostenerlo è il Movimento 5 Stelle, che supporta il candidato sindaco Bartolo Parrino. I pentastellati citano delle notizie di stampa riguardo a una  indagine, avviata nel 2020 dai carabinieri di Ragusa Ibla, riguardante un presunto giro sospetto di farmaci ceduti con troppa facilità ad alcuni allevatori di bovini della zona di Modica, dove ci sarebbe anche un’attività farmaceutica dell’azienda di Rao, al fine di incrementare in modo innaturale la produzione di latte degli animali. Il candidato autonomista non solo smentisce categoricamente ma preannuncia querele per tutti, il cui ricavato lo andrebbe a destinare interamente alle fasce deboli del paese.

“Sembrerebbe che lo stesso Rao, oltre a subire il sequestro della farmacia con sede a Modica – scrive nel documento il Movimento 5 Stelle di Partinico -, sia anche stato sospeso dall’esercizio della professione di farmacista. Riteniamo che su fatti così gravi, si parla infatti dell’alterazione di un prodotto di consumo utilizzato da adulti e bambini, il candidato sindaco abbia tutto l’interesse ed il dovere morale, davanti a tutta la cittadinanza, di chiarire tali fatti che lo vedono coinvolto. Siamo sicuri che sarà in grado di spiegare la sua estraneità sull’intera vicenda”.

“Sporgerò querela nelle prossime ore – ribatte Rao -, mi sono già sentito con gli organi di polizia telefonicamente. Smentisco categoricamente queste accuse infamanti, né io né mio figlio siamo in alcun modo coinvolti in quella operazione del maggio scorso. Non sono assolutamente stato sospeso, io svolgo regolarmente la mia attività di farmacista tutt’oggi. Con la massima trasparenza fornisco anche i miei carichi pendenti da cui dovrebbero eventualmente emergere eventuali indagini a mio carico e invece non c’è nulla di attinente a quei fatti”.

Ed effettivamente il candidato Rao ci ha fornito copia dell’estratto dello scorso 4 novembre dove non ci sarebbe alcun carico pendente correlabile in qualche modo a quell’indagine nel Ragusano. “Sporgerò querela contro non solo il Movimento 5 Stelle ma anche contro chi farà delle accuse infamanti attraverso i social. Il ricavato del risarcimento danni sarà interamente devoluto alle fasce deboli del paese”.