Tre giorni di esercitazioni

Montelepre, dal disperso al superstite, in “prova” la protezione civile

Grande mobilitazione in questo fine settimana a Montelepre dove è di scena la protezione civile. Al via le esercitazioni che si protrarranno sino a domani, con varie simulazioni in casi di eventi calamitosi e non solo. Il ministro Nello Musumeci ha assistito a delle dimostrazioni da parte dei volontari e ha fatto visita al campo base, intrattenendosi con i numerosi volontari impegnati in varie mansioni.

Di scena una vera attività formativa che coinvolge circa 150 volontari operanti nei settori Logistico, Rocciatori, Cinofilo, Antincendio, Sanitario e Telecomunicazioni. A supervisionare i funzionari del dipartimento regionale di Protezione civile. Tra le attività programmate la ricerca di un disperso, all’interno del parco urbano, anche con l’ausilio delle unità cinofile; il recupero di un superstite in quota, con l’ausilio dei rocciatori; ed anche il recupero di un bene culturale e la consegna alle forze dell’ordine.

Ci sarà anche l’uso delle attrezzature logistiche in dotazione alla Protezione civile.

“Spero tanto che il volontariato italiano possa tornare alla sua vera, originaria essenza – sono state le parole di Musumeci a Montelepre durante la sua visita -. Ho incontrato a Montelepre un folto gruppo di volontari della protezione civile impegnati in una esercitazione. Nell’ultimo decennio il ‘Terzo settore’ mi sembra sia diventato il luogo di manovre ardite, spesso contaminanti. Il volontario non è un lavoratore part time retribuito, non è una ‘partita iva’, non è la comoda scorciatoia per eludere le regole dell’acquisizione di servizi. La prestazione d’opera del volontario deve tornare ad essere un fatto etico, morale, disinteressato. È un atto di donazione del proprio tempo e delle proprie energie a favore di chi ne ha bisogno, a prescindere dal campo in cui svolge la propria attività, dalla Protezione civile al sociale, dall’ambiente agli animali. Chiederò al mio governo di mettere ordine nella materia per impedire l’inquinamento di un valore e di una risorsa umana di cui la nostra Nazione va fiera”.