Aveva 84 anni

Partinico, muore Marco La Fata, uno degli ultimi baluardi del Pci

Partinico dice addio a un altro pezzo della sua storia politica e sociale, muore Marco La Fata a 84 anni, ex assessore, consigliere comunale e anche provinciale. Dagli anni ’60 e sino ai primi del 2000 fu in prima linea nella politica locale, una vera bandiera del Pci anche in anni in cui quell’appeal stava svanendo verso altri lidi di partiti.

Maestro di scuola elementare, la sua ultima esperienza fu nell’indimenticata giunta di Gigia Cannizzo, la sindaca antimafia di ferro che ancora oggi viene ricordata dai cittadini, anche lei di recente scomparsa. Fu anche corrispondente del Giornale di Sicilia e impegnato nella diffusione della cultura, al di là della sua professione. Era stato, tra l’altro, alla fine degli anni ’60 uno dei fondatori del ciclostilato “Dialogo”, collaborando al fianco di Masetto Aiello, Enrico Somma, Nardo D’Orio ed altri amici.

Marco La Fata visse gli anni del banditismo e soprattutto quelli di Danilo Dolci, il noto sociologo triestino che sfiorò il Nobel. Personalmente fu testimone di quello che venne definito come “Lo sciopero alla rovescia”: centinaia di lavoratori edili del comprensorio di Partinico, per chiedere sviluppo e occupazione, il 2 febbraio del 1956 cominciarono a lavorare per la sistemazione della vecchia trazzera che oltrepassa il torrente Margi, alla periferia del paese.

“Gentile, cordiale, aperto al dialogo e rispettoso delle idee politiche altrui – lo ricorda l’attuale vicesindaco Sergio Bonnì -. È stato un eccellente educatore avendo insegnato per anni presso la nostra scuola elementare ‘La Fata’ trasmettendo i valori del rispetto altrui. Con Marco va via un altro importante ‘pezzo’ di storia di Partinico”.

Marco La Fata muore a causa delle varie patologie di cui soffriva da qualche tempo correlate all’avanzare dell’età.