Convocato consiglio comunale

Partinico, crisi dell’agricoltura, nel mirino il consorzio di bonifica

Acqua con il contagocce e soliti problemi per l’agricoltura del partinicese in crisi. A conclusione oramai della stagione irrigua estiva convocato un consiglio comunale a Partinico per il prossimo martedì 3 ottobre alle ore 16. All’ordine del giorno le “problematiche sul tema agricoltura” con in primo piano proprio la carente erogazione idrica nelle campagne della valle dello Jato.

Il problema è sempre quello delle oramai obsolete condotte, con un abbondante 50-60% di tubazioni totalmente fuori uso. Ancora una volta a finire sul banco degli imputati è il consorzio di bonifica Palermo 2, ente che gestisce gli impianti della diga Jato e l’erogazione per le campagne, accusato di scarsi interventi di manutenzione sul territorio e di una programmazione non altezza.

Non a caso per il prossimo consiglio sono stati invitati i rappresentanti del consorzio con le associazioni di categoria, il comitato invaso Poma e gli agricoltori. Un confronto proprio per affrontare nel merito la crisi dell’agricoltura. In tal senso c’è anche l’intervento di Rifondazione Comunista di Partinico che si impegna a sostenere le rivendicazioni degli agricoltori:

Il partito della Rifondazione Comunista esprime solidarietà e sostegno agli agricoltori del comprensorio di Partinico che ieri si sono riuniti in assemblea su iniziativa della CGIL di Partinico.

Anche quest’anno, per l’ennesima volta, il comparto agricolo si è trovato ad affrontare un’insostenibile crisi a causa della mancata erogazione dell’acqua della diga Jato da parte del Consorzio di bonifica Palermo 2. Crisi già assai grave per le condizioni climatiche sempre più anomale che ci troviamo ad affrontare.

L’impossibilità di irrigare e di contrastare caldo estremo e siccità sta mettendo in ginocchio tutte quelle aziende agricole che, con coraggio, continuano a perseverare la propria attività imprenditoriale piuttosto che abbandonare le proprie terre.

Al danno si aggiunge la beffa. Infatti, malgrado il servizio non sia fornito affatto o lo sia fornito solo a singhiozzo, il Consorzio di bonifica pretende il pagamento dei contratti di fornitura dell’acqua.

Questa è una situazione che si protrae da decenni. I terreni del comprensorio sono serviti da una rete idrica ormai ridotta ad un colabrodo. Mancano investimenti per il rifacimento delle reti (malgrado i proclami e gli annunci di milioni di euro stanziati).
Manca adeguata programmazione per le manutenzioni ordinarie e straordinarie (con lavori da eseguire e lavoratori da assumere prima della stagione estiva e non alla sua conclusione). Manca di fatto una gestione razionale, adeguata e consapevole delle criticità esistenti.

Non dimentichiamo infatti che, con un colpo di mano illegittimo, nel 2006 la gestione delle acque è stata sottratta all’allora Cooperativa Consorzio Irriguo Jato che ne aveva la gestione sin dal 1974, su iniziativa di Danilo Dolci e degli agricoltori del territorio.

Riteniamo che sia fondamentale tornare a una gestione democratica della distribuzione delle acque, garantendo trasparenza e equità per tutti gli agricoltori del comprensorio. Il Partito della Rifondazione Comunista, ieri presente all’assemblea convocata dalla CGIL, è al fianco degli agricoltori e si impegna a sostenere le loro legittime rivendicazioni.
Partito della Rifondazione Comunista circolo “Peppino Impastato” di Partinico