Il messaggio alla città

Partinico, gli auguri del sindaco “Stiamo rinascendo”

Il sindaco Pietro Rao ha affidato ad un messaggio aperto a tutta la città di Partinico i suoi auguri di Natale. Ha parlato della voglia di riscatto di una comunità e del processo di cambiamento che, a suo dire, è già in atto ed è in pieno svolgimento. Un cambiamento non semplice, collegato ad anni di  difficoltà e stenti a cui è stata sottoposta la città.

Partinico infatti ha vissuto specie nell’ultimo decennio momenti difficili per via della crisi finanziaria (e non solo) perenne al palazzo di città, cosa che ha portato prima al dissesto finanziario dichiarato nel 2018 e poi allo scioglimento per infiltrazioni mafiose nel luglio del 2020.

Forse proprio da qui è arrivata la svolta, con l’insediamento dei commissari prefettizi e il risanamento dei conti. Ma prima di andare via propri i commissari avevano detto di far attenzione ai conti dell’ente perché l’equilibrio, seppur risanato, restava comunque fragile. In poche righe il sindaco ha rinnovato i suoi auguri di Natale ai partinicesi ed ha parlato della grande voglia di riscatto.

Ecco la lettera aperta alla città integrale del sindaco Pietro Rao con i suoi auguri

Cari Concittadini,

in occasione del secondo Natale alla guida della comunità partinicese intendo farvi arrivare il mio più sincero augurio ricordando i valori fondamentali di questa festa: unione e solidarietà.

Parto da questi due elementi per descrivere il cambiamento che, poco a poco, sta contaminando tutte le forze migliori della nostra città. Ricordo con grande emozione l’impegno profuso dall’amministrazione pubblica, commercianti e cittadini durante lo scorso Natale, una rinascita sostenuta senza condizionamenti da tutta la città, una città che voleva sognare, una Partinico dannatamente bisognosa di un futuro a cui aggrapparsi.

Quel futuro oggi lo stiamo costruendo, tassello dopo tassello stiamo cambiando l’inerzia grigia che per anni ha sottomesso il cuore e le ambizioni dei partinicesi, il percorso è ancora irto di insidie ed occorre tenere la testa ben salda sugli obbiettivi, certo, ma nessuno oggi puo’ negare lo slancio ed i risultati ottenuti da una politica attenta alle esigenze dei cittadini, una politica che fa comunità e non si autoproclama “comunità a se stante”. Nessun divario, nessuna preclusione a chi intende lavorare con sincera abnegazione per questa città, di questo sono sempre più convinto: se unite, le forze migliori di Partinico non temono nessun confronto, nessuna sfida.

Abbiamo abbandonato l’ultima classe, stiamo tornando a viaggiare laddove Partinico merita, abbiamo creato unione all’insegna di una Natale sempre più elemento centrale di una rinascita che pesca a piene mani dall’unione di tutti. Che siano le luci o i mercatini, gli spettacoli che incantano i grandi così come i bambini, che sia l’inebriante piacere di esser tornati fieri della nostra identità, questo non so spiegarvelo con certezza. Ma si respira un altro spirito, i nostri giovani sono tornati protagonisti, Partinico è rinata dal suo centro, da quel tessuto umano che anni di divisioni e lotte intestine hanno lacerato, ferito, umiliato, ma mai ucciso.

Tutti insieme abbiamo vinto la scommessa più difficile, vale a dire esserci rialzati come città, riscoprendo il valore intimo e nobile della solidarietà, archiviando vecchie barricate nel nome di una sopravvivenza da cui nessuno poteva più sottrarsi. Nessuna casta, nessuna chiusura, questa è la città di tutti: è la Partinico di chi si sacrifica, è la Partinico di chi si alza ogni giorno nel nome del pane, è la città dei giovani che studiano con entusiasmo, è la città delle eccellenze che sappiamo esportare in tutto il mondo. È la Nuova Partinico del fermento culturale e degli incontri pregni di spunti per crescere, è – infine – la Partinico che non smette di credere nel valore fondamentale dei sogni e, al contempo, si rinnova concretamente.

Che sia un Natale di pace, che sia un Natale di unione per tutti noi: questo ce lo dobbiamo!

Senza sottrarmi mai all’impegno per questa città, intendo ringraziarvi per l’ardore con cui, cittadino dopo cittadino, avete accolto la nostra fame di futuro.

Con rinnovato amore per la mia, la nostra Partinico.

Pietro Rao