Rinvio a giudizio

Giardinello, falsa residenza, a processo Ciuro, sindaco e vigile

Vanno a processo il sindaco di Giardinello Antonio De Luca, l’ex finanziere Giuseppe Ciuro (nella foto) e il vigile urbano Corrado Lo Piccolo. L’8 maggio prima udienza. Tutti dovranno rispondere di falso in atto pubblico, decaduta invece l’accusa iniziale per Ciuro e De Luca di corruzione dopo il pronunciamento del tribunale del riesame in seguito al loro ricorso. La vicenda è quella della falsa residenza anagrafica che sarebbe stata accordata a Ciuro nell’abitazione del padre del primo cittadino, attestata da un falso certificato dell’agente.

Quest’ultimo confessò di avere effettivamente fatto un atto falso ma dietro pressioni del primo cittadino. A Ciuro, secondo quanto ricostruito dai carabinieri nel corso dell’indagine, questa residenza sarebbe servita all’ex finanziere per dimostrare di essere nullatenente per non pagare i 200 mila euro di risarcimento allo Stato a cui era stato condannato per la vicenda delle talpe alla Dda in cui venne coinvolto e condannato l’ex presidente della Regione Totò Cuffaro.

In questi giorni, poi, il Comune di Giardinello ha deciso di licenziare l’agente Lo Piccolo. Lo ha fatto sulla base di quanto emerso, con Lo Piccolo ad avere ammesso di aver redatto l’atto falso. Secondo l’ufficio procedimenti disciplinari quanto emerso sarebbe un fatto grave e dunque punibile con il licenziamento. Si prefigura un braccio di ferro dal momento che l’oramai ex agente aveva già contestato il provvedimento ritenendolo tardivo contestazioni infondate.

Io sono assolutamente sereno – afferma il sindaco Antonio De Luca -, in questa vicenda non ho nulla da temere perchè confido nella giustizia. Affronto il processo con serenità, di sicuro non ho mai fatto pressioni a nessuno”. A Forza Italia che ha fatto un documento di solidarietà per difendere Lo Piccolo, ritenendo ingiusto il licenziamento, il primo cittadino risponde così: “Mi sembra una presa di posizione pretestuosa per attaccarmi. Di certo la scelta del licenziamento non è mia e io non ho mai fatto ingerenze nei confronti della burocrazia”.