Rendiconto 2023

Partinico, i conti del Comune migliorano “Si sta ripianando”

Il Comune di Partinico chiude il risultato presunto di amministrazione del 2023 con un impatto negativo di quasi un milione di euro mai i conti sono in miglioramento. Per l’esattezza, secondo quanto deliberato dalla giunta guidata dal sindaco Pietro Rao, il risultato si attesta a -994.423,55 euro. Nonostante il passivo per l’ente locale le finanze sono ok. Infatti il rendiconto definitivo del 2022 si era chiuso con un passivo da 14 milioni di euro. “Non è stato determinato alcun maggior disavanzo di amministrazione da dover ripianare – afferma l’assessore alle Finanze, Enrico Bono -. Il risultato di amministrazione presunto determinato al 31 dicembre scorso, tenendo conto della quota di disavanzo ripianata nel bilancio di previsione dell’esercizio 2023 pari a 917.417.95 euro, è nettamente migliorato. Il saldo negativo esposto è già oggetto di ripiano”.

A pesare in questo computo, senza dubbio, è il fondo crediti di dubbia esigibilità che al 31 dicembre scorso si è chiuso sfiorando quota 21 milioni di euro. Si tratta di un fondo istituito appositamente per i Comuni che hanno l’obbligo di vincolare le proprie risorse per tutti quei crediti la cui riscossione è in dubbio per vari motivi, ad esempio perché le somme sono in prescrizione o per vari altri motivi che rendono la riscossione difficile. Proprio questo fondo è cresciuto di quasi un milione di euro nel 2023, rispetto al precedente rendiconto del 2022 che si era chiuso a quasi 20 milioni.

Nessuna preoccupazione sui conti del Comune di Partinico anche perché, rispetto all’anno scorso, il decreto mille proroghe, approvato a fine 2023, ha previsto per gli enti che avevano dichiarato il dissesto (come Partinico, ndr) e avevano inserito il disavanzo nel Fal, Fondo anticipazioni liquidità, di poter slittare il ripiano del disavanzo a decorrere dal bilancio 2025, in attesa che intervenga il legislatore a chiarire come vada gestita l’iscrizione al fondo stesso.

“Il milione di disavanzo – specifica il sindaco Pietro Rao – è dovuto al maggiore accantonamento al Fondo crediti di dubbia esigibilità; tale azione si è resa necessaria a partire dal 2019, quando gli enti che avevano calcolato il Fondo crediti con il metodo semplificato sono stati costretti a passare al metodo ordinario. Il disavanzo prodotto, secondo la norma, andrà recuperato in 15 esercizi finanziari a partire dal 2021. Il disavanzo si sta ripianando e si continuerà a ripianare con un accantonamento di 430 mila euro l’anno”.