ENTI LOCALI

Dimissioni sindaco Partinico, il consiglio torna a scaldare i motori: vicina la ripartenza

Si è rimesso in moto il consiglio comunale a Partinico dopo la nota dell’assessorato regionale agli Enti locali che conferma che l’assise rimane in carica per effetto della recente modifica della legge in materia. Giovedì scorso la prima conferenza dei capigruppo, da lunedì invece sono riprese a pieno ritmo tutte e tre le commissioni consiliari con i relativi calendari dei lavori.

“Per convocare il primo consiglio comunale -afferma il presidente dell’assise, Filippo Aiello – ritengo opportuno aspettare prima la nomina del commissario ad acta che dalla Regione sarà inviato a Partinico in sostituzione del sindaco dopo le dimissioni rassegnate lo scorso 27 aprile”.

Oramai è passato più di un mese dall’addio di Salvo Lo Biundo il cui sostituto non è stato ancora nominato dal presidente della Regione Rosario crocetta: da diversi giorni si sussurra che il provvedimento sia fermo sulla scrivania del governatore in attesa solo della firma che però tarda ad essere messa in calce.

La certezza è però quella che il consiglio sarà chiamato subito ad un adempimento dovuto: la surroga di un consigliere comunale che si è dimesso. Si tratta di Antonino De Luca che ha deciso di candidarsi a sindaco a Giardinello: sarà sostituito dalla prima dei non eletti della lista “Il megafono” (movimento dal quale De Luca e gli altri consiglieri da tempo hanno preso le distanze, ndr), Anna Ponzini, che alle scorse amministrative del 2013 prese 154 voti.

Recentemente l’assessorato regionale agli Enti locali aveva fugato ogni dubbio sostenendo che il consiglio di Partinico resta in carica fino alla scadenza naturale della legislatura, quindi maggio 2018. A richiedere un parere alla Regione era stata la segretaria generale del Comune, Antonella Spataro, per chiarire una volta per tutte la situazione di Partinico dove effettivamente si era creato un dubbio interpretativo legato alla recente legge in materia modificata dall’Ars in seguito alle dimissioni del sindaco Salvo Lo Biundo.

Il 9 maggio scorso in gazzetta ufficiale era stata pubblicata l’abrogazione di due commi in cui per l’appunto si regolava il decadimento contestuale di sindaco e consiglio in caso di dimissioni del primo cittadino. La novità introdotta è legata al fatto che la cessazione dalla carica di sindaco “per decadenza, dimissioni, rimozione, morte o impedimento permanente comporta la cessazione dalla carica della rispettiva giunta ma non del rispettivo consiglio, che rimane in carica fino a nuove elezioni da effettuare nel primo turno elettorale utile”, mentre prima con il sindaco cessava il funzionamento anche dell’assise.

I dubbi interpretativi erano sorti rispetto al fatto che il sindaco si era dimesso il 27 aprile, dunque prima della pubblicazione della modifica della norma. Si era quindi posto il problema sulla possibile “retroattività” o meno della modifica di legge.

Sotto questo aspetto il Servizio 1 del dipartimento regionale delle Autonomie locali della Regione ha chiarito che la cessazione delle funzioni del consiglio avviene dal momento in cui vi è l’atto di notifica del provvedimento e quindi, non avendo ancora ricevuto il Comune di Partinico alcuna comunicazione in merito, di fatto il consiglio non ha mai cessato la sua funzione.