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Partinico, “buco” in bilancio per tributi e non solo: dietro l’angolo il pre-dissesto

Buco per il mancato introito dei tributi, debiti fuori bilancio che salgono vertiginosamente, incassi sempre più al lumicino e continui indebitamenti con la banca. Le finanze del Comune di Partinico appaiono molto più che tremebonde e oramai la dichiarazione del pre-dissesto finanziario appare dietro l’angolo.

Lunedì il presidente del consiglio Filippo Aiello chiamerà a raccolta consiglieri comunali, commissario straordinario del Comune, revisori dei conti e i vertici del Settore Economico-finanziario: “A questo punto penso che abbiamo le mani legate – afferma Aiello – e credo che serva un atto di responsabilità a tutto il consiglio comunale. Non vedo almeno personalmente altra scelta se non quella di dichiarare il pre-dissesto”.

Non è un caso se sino ad oggi, con il 2018 già entrato da qualche giorno, il Comune non si sia ancora dotato del bilancio di previsione del 2017. In realtà gli uffici non riescono più a far quadrare i conti ed emergerebbe un disavanzo. Per questo motivo lo strumento finanziario non è ancora uscito dal cassetto: si sono susseguiti una serie di incontri ma non c’è burocrate che tenga in questa situazione economica da allarme rosso.

Segnali preoccupanti che sono arrivati proprio ieri in consiglio comunale con l’approvazione del Rendiconto del 2016. E’ servito a passare ai raggi x le finanze del municipio e i revisori dei conti sono stati impietosi. Tra gli allarmi più sostanziosi l’aumento vertiginoso delle anticipazioni di tesoreria, balzate addirittura a ben 3 milioni di euro nell’ultimo anno, vale a dire il prestito richiesto alla propria banca per far fronte alla crisi di liquidità. Non da meno i mancati incassi dei tributi: “Si è saliti a 10 milioni di euro” hanno relazionato i revisori.

Di contro sono venuti meno anche alcuni introiti: un esempio fatto su tutti quello della polizia municipale con 440 mila euro di incassi fatti nel 2014 ed appena 60 mila nel 2016. Qui essenzialmente il problema sarebbe legato agli scarsi controlli sul territorio, quindi la quasi totale assenza di multe elevate, situazione figlia della conseguenza di un corpo ridotto all’osso in termini di personale e attrezzature a disposizione.

“Ora con il bilancio 2017 c’è un’evidente difficoltà a chiudere in equilibrio – ammette il presidente del consiglio -. I revisori hanno fatto intendere che un’ipotesi fattibile a breve termine sarebbe quella di adottare un piano di riequilibrio, vale a dire una dichiarazione di pre-dissesto, che possa consentire di pianificare con lo Stato un’anticipazione finanziaria da restituire senza interessi nell’arco di un decennio”.

Questa la strada da percorrere anche perchè l’attuale consiliatura, che si scioglierà per la conclusione naturale del suo mandato il prossimo maggio, non ha più tempo per pensare ad altre alternative per migliorare gli incassi. Oppure l’altra strada potrebbe essere quella di non approvare lo strumento finanziario e lasciare la patata bollente a chi verrà dopo di loro: “Nell’incontro fissato per lunedì prossimo si discuterà sul da farsi – aggiunge Aiello – ma penso che questo consiglio debba prendersi le sue responsabilità e decidere. Lasciare a chi verrà dopo non penso sia una scelta seria e soprattutto giusta”.