Scarcerato boss nania

Partinico, sconti di pena al processo “Game over” su mafia e scommesse

Arrivano degli sconti di pena al processo su mafia e scommesse scaturito dall’operazione “Game over” del 2018 che ha visto Partinico al centro dell’inchiesta. I giudici della quarta sezione d’appello di Palermo, presieduti da Vittorio Anania, hanno emesso sconti di pena su uno dei tronconi del processo.

Il dibattimento arrivava dal rinvio della Cassazione che aveva sollecitato la corte a rivedere quella sentenza riformulando quindi le pene tenendo conto della caduta dell’aggravante dell’autoriciclaggio. Il boss di Partinico Francesco Nania è stato condannato a 9 anni e due mesi.

Ad Antonio Lo Baido, 9 anni, a Gerardo Orvieto Guagliardo 6 anni e due mesi, ad Antonino Pizzo 9 anni, due mesi e 20 giorni; a Benedetto Sgroi inflitti 9 anni, un mese e dieci giorni.  Nania e Sgroi, difesi dagli avvocati Michele Giovinco e Paola Polizzi, sono stati scarcerati.

Hanno già trascorso in carcere 4 anni di carcerazione preventiva. Il blitz della squadra mobile di Palermo, nel 2018, avrebbe fatto emergere l’esistenza di un’associazione che operava fra la Sicilia e Malta. Grazie all’appoggio della mafia l’imprenditore di Partinico Benedetto Bacchi, condannato insieme ad altri imputati in un altro processo, e Antonino Lo Baido avrebbero creato un impero di agenzie di scommesse.

Lo Baido e Bacchi avrebbero stretto “accordi con i capi delle associazioni criminali dei quartieri di Palermo che avrebbero imposto le loro imprese quali unici soggetti legittimati a gestire videopoker e scommesse online”. In cambio Bacchi e Lo Baido avrebbero pagato una tassa fissa alle famiglie mafiose.

Confermati dalla Corte di appello i risarcimenti alle parti civili: Comune di Partinico, associazione Antonino Caponnetto, Sicindustria, Centro Pio La Torre, Confesercenti Confcommercio, Solidaria, Sos impresa.